Campioni del Mondo, di Fabio Bonacina

8 Marzo 2008 di Stefano Olivari

Non riusciamo ad immaginare un bambino del 2008 che collezioni francobolli, ma noi nei cupi anni Settanta lo facevamo. Per chi subisca il fascino della storia e della geografia ci vengono in mente poche cose più emozionanti di lettere antiche, con indirizzi di stati defunti ed immagini di presidenti misteriosi. Ci ha quindi colpito un libro di Fabio Bonacina, ‘Campioni del Mondo’ (Vaccari, 2006), sui francobolli dei paesi organizzatori e di quelli vincitori dei Mondiali, da Uruguay 1930 a Germania 2006. Un’opera ben curata, giustamente con molte foto e pochi testi, che soddisfa sia il maniaco che il semplice curioso: senza fare l’elenco di cosa c’è, visto abbiamo trovato tutto interessante (non sapevamo che il primo francobollo a tema calcistico fosse ungherese, stampato nel 1925), facciamo i nazionalisti e ricordiamo le più famose emissioni italiane. Quelle anni Trenta, piene di simboli di un’Italia molto teorica (aerei e grandi opere, insieme a stadi e giocatori), quella 1990 con raffigurato il terribile pupazzo, burattino, mostro (non sappiamo come chiamarlo) montezemoliano Ciao (ma noi non eravamo complici, sulla schedina del Totocalcio avevamo votato ‘Amico’), quella del 2006 con la bandiera e le quattro stelle e soprattutto quella del 1982: il 1000 lire disegnato da Renato Guttuso, con le braccia di Dino Zoff a sollevare la Coppa. Da brividi.

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