Cairo deve lasciare il Torino?
22 Agosto 2024
di Stefano Olivari
Urbano Cairo deve lasciare il Torino? Da ben prima della cessione di Bellanova all’Atalanta il presidente granata è la prova vivente dello scollamento fra i media e il sentimento popolare, visto che gran parte dei tifosi del Torino, di cui da quasi 20 anni è proprietario dopo averlo preso per un tozzo di pane con il Lodo Petrucci, lo detesta. Con molti che si augurano il ‘tanto peggio tanto meglio’ in modo che l’editore sia costretto a passare la mano. Eppure quasi da nessuna parte, fatta eccezione per i social network, si leggono o si ascoltano critiche a Cairo per la mancanza di ambizione sportiva unita ad operazioni di mercato discutibili, con gli errori più grandi (Verdi, sempre da lui citato) fatti quando si è deciso di investire. Critico nei suoi confronti è Tuttosport, ma non ci vengono in mente tanti altri esempi, al di là dei media che lui controlla direttamente, Gazzetta dello Sport in testa.
Intendiamoci: si sentono quasi soltanto elogi anche per i proprietari e i dirigenti degli altri club, i cattivi sono sempre i giocatori e ancora di più i procuratori, mentre gli allenatori (cioè gli unici che in teoria di calcio qualcosa capiscono) sono sempre peggio di chi li sostituirà, meglio se fighetti con la postura da maestri, presi per il culo dal pragmatico Guardiola. Al decimo titolo ‘Vanoli è un martello, entra nella testa dei giocatori’ si rimpiangono le eliminatorie dello skeet a Parigi, non soltanto Juric. Insomma, Cairo è trattato come tutti gli altri patron ma di suo ci mette in più una autoesposzione mediatica enorme, sia facendosi intervistare dai suoi giornalisti sulla qualunque sia postando su Instagram foto delle sue vacanze in barca, fra flessioni (forse) autoironiche e riflessioni.
Consigliamo di seguire il suo account, perché i commenti dei tifosi del Torino sono straordinari. Escludendo quelli di insulti puri, le critiche circostanziate sono così tante da superare la lettura di un qualsiasi giornale, facendo sorgere il sospetto che Cairo voglia fare l’influencer ma che alla fine sia un involontario troll, scatenando non campagne di odio ma di prese in giro sì. La nostra domanda è molto semplice: Urbano Cairo dopo vent’anni in cui ha dimostrato di NON essere Berlusconi dovrebbe lasciare il Torino, ovviamente alla giusta cifra, a qualcuno di più ambizioso e capace di lui? La risposta di molti è sì, perché il suo fallimento vero è stato qualche anno fa, quando inserirsi al vertice alle spalle della Juventus era abbastanza facile, mentre adesso oltre la metà classifica non potrebbe comunque andare. Però conosciamo anche tanti che lo preferiscono a Borsano, Goveani e Cimminelli, ritenendo quella di Cairo la giusta dimensione del Torino, quindi la domanda ha cittadinanza.
stefano@indiscreto.net
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