Svegliarino
Bronzo e bronzo
Stefano Olivari 15/08/2008
Purtroppo il Ferragosto di quasi astinenza italiana da medaglia ha portato a esaltare oltremisura il bronzo nella spada a squadre vinto con merito dal trionfatore nell’individuale Matteo Tagliariol insieme a Diego Confalonieri, Alfredo Rota e Stefano Carozzo. E meno male che il 16 i quotidiani non escono. Diciamo purtroppo perché la strordinaria posizione dell’Italia nel cosiddetto medagliere ha fatto perdere ogni prospettiva a qualche commentatore tecnico e soprattutto agli impreparatissimi inviati ‘per fare il colore’, quasi sempre chiamati a sdottorare su sport di cui spesso non conoscono nemmeno le regole base: solo sul Corriere della Sera ne abbiamo contati cinque, più dei giornalisti sportivi. Così lo skeet viene messo sullo stesso piano dei 200 stile libero ed in questa logica l’assenza di maschi e femmine italiani dal torneo di basket viene tamponata da una medaglia nel judo. Nella scherma, complice l’ottima tradizione italiana, questo meccanismo viene ingigantito. Prendiamo la gara a squadre vista oggi: 9 partecipanti (solo perché c’è stato un preliminare Cina-Sudafrica, ma nelle altre armi spesso sono direttamente otto) con differenze relative enormi fra di loro, per non parlare della base di praticanti risibile. L’Italia ha vinto il bronzo, ma nel delirio nazionalistico è difficile spiegare che il suo valore è modesto (anche in rapporto al torneo individuale). Non è un caso che per il CIO il medagliere ufficialmente non esista.
Stefano Olivari
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