Bologna meglio di Crotone

15 Dicembre 2020 di Indiscreto

Bologna è la provincia d’Italia in cui nel 2020 si vive meglio e Crotone quella in cui si vive peggio, secondo la classifica del Sole 24 Ore che tiene conto di vari parametri, abbiamo letto 90, e che come il Pallone d’Oro ha lo scopo di far discutere quelli come noi. Bolzano seconda, Trento terza, Milano dodicesima (nei due anni precedenti aveva vinto), Roma trentaduesima (perde 14 posizioni), Napoli novantaduesima e con il furto del lavoro degli altri ci fermiamo qui.

In questo tipo di classifiche è divertente vedere i vincitori, sindaci ed in generale amministratori locali, gonfiare il petto per meriti non loro ma di situazioni storiche, economiche e culturali che prescindono dalla politica: se l’Emilia Romagna fosse governata dai 5 Stelle, per dire il peggio che ci viene in mente, e la Calabria dal tandem Einaudi-De Gasperi, l’economia emiliana sarebbe comunque più forte di quella calabrese per i decenni a venire. Da quando i presidenti di regione vengono eletti direttamente, quindi dal 2000, la Calabria ha visto alternarsi destra e sinistra…

Poi è chiaro che nel lungo periodo le cose possono cambiare: la povertà del Veneto degli anni Cinquanta (del Novecento, non dell’Ottocento) è inimmaginabile e noi stessi non la immaginiamo nonostante mille racconti tremendi dei nonni (che erano poveri, non studiosi della povertà). Magari la Calabria del 2065 sarà piena di giovani che non emigreranno, rifiuteranno il posto pubblico e apriranno il culo alla Silicon Valley a forza di start-up, però al momento non è così.

Di certo il 2020, l’anno del Covid e non è detto che rimanga l’unico, ha penalizzato le città turistiche o comunque basate sulla circolazione delle persone, premiando chi ha un’economia più equilibrata e non ha perso di vista il valore, anche etico, di produrre qualcosa che vada al di là degli eventi, di quanto è bello il nostro mare, della cultura che è il nostro petrolio, di tutte le ridicole aspiranti Florida d’Europa. Non da oggi l’Emilia Romagna è così, però è nei momenti più difficili che si nota cosa è fumo e cosa non lo è.

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