Berrettini batte Nadal prima della festa australiana

27 Gennaio 2022 di Stefano Olivari

Matteo Berrettini o Rafa Nadal? Appuntamento alle 4.30 italiane del venerdì per tutti noi, con una semifinale maschile degli Australian Open che ha premesse ben diverse da quella degli US Open 2019, unico precedente fra i due con Nadal a massacrare Berrettini dopo un primo set equilibrato. I bookmaker danno favorito Nadal con 1,56 (appena visto su Betfair.it), ma il torneo ha detto che dovrebbe essere una partita senza un vero pronostico.

Il Nadal attuale, a quasi 36 anni, sta fisicamente meglio del previsto ed è uscito vincitore dall’unica battaglia, quella con Shapovalov: sembrava morto, poi al quinto set il canadese ha fatto e disfatto. Con Berrettini, che oltretutto è molto più schematico di Shapovalov, potrebbe andare alla stessa maniera ma non è detto che all’italiano tremi la mano. Sono discorsi da bar, che però si applicano a un Nadal che si è allungato la carriera cambiando pelle ed accorciando gli scambi, prendendo molti rischi in più rispetto al Nadal di qualche anno fa.

Insomma, li vediamo dello stesso livello, da tie-break, e quindi giochiamo 40 euro sulla quota sbagliata di Berrettini, un interessante 2,76. Berrettini batte Nadal? Non è fantatennis, ormai nemmeno in un torneo vero, e non è nemmeno tifo perché nel tennis dell’italiano che vince ci importa meno di zero, tranne che in Coppa Davis.

Da lancio della monetina anche l’altro bellissimo scontro di semifinale, fra Tsitsipas e Medvedev. E anche qui è inevitabile notare la quota sbagliata, il 3,10 di uno Tsitsipas che ha ben chiaro il ricordo del 2021, quando sempre in semifinale contro Medvedev non riuscì mai ad entrare in partita. Il russo è più forte nei momenti decisivi ed ha precedenti favorevoli con Tsitsipas, ma Auger-Aliassime (anche Kyrgios e Creessy, peraltro) ha dimostrato che con il Medvedev attuale non sempre il risultato dipende da Medvedev. 40 euro anche su Tsitsipas, dunque.

In attesa dei conteggi finali siamo come scommettitori stati puniti dall’incoscienza di Danielle Collins, che in pratica non ha fatto giocare la Swiatek e le ha messo fin dal primo secondo una pressione pazzesca. Fra l’altro la Collins, non sappiamo se per tattica o per mentalità ma pensiamo per la seconda, ci affascina sempre quando evita di sedersi ai cambi di campo. Roba da tennis di una volta, o da schizzata di oggi. Una cosa che nel tennis moderno è comunque rarissima e che magari metterà qualche piccolo dubbio in finale nella testa della strafavorita Barty, che ha disposto a suo piacimento della Keys.

Da ricordare che un australiano non arrivava alla finale dal 2005, quando Hewitt perse da Safin e che da quando questo torneo ha svoltato, quindi dal 1987, nessun australiano in singolare l’ha mai vinto. Da segnalare quindi che sabato sarà una vera festa australiana, visto che al trionfo della Barty, alla quale basterà qualche slice in più, si affiancherà quello del doppio maschile, con i bad boys Kyrgios-Kokkinakis che hanno di nuovo ribaltato il pronostico contro Zeballos-Granollers Pujol, opposti ai connazionali Ebden e Purcell.

Share this article