Tennis

Benvenuta a Dubai

Marco Lombardo 19/02/2009

article-post

di Marco Lombardo

Shahar Peer no, ma Andy Ram sì. E adesso chissà cosa si inventeranno gli organizzatori del torneo di tennis del Dubai per spiegare perché c’è chi è più isreaeliano di un altro. Infatti alla Peer, che doveva scendere in campo questa settimana nel torneo femminile, è stato vietato il visto dalle autorità degli Emirati Arabi che, pur non intrattenendo rapporti formali con Gerusalemme, di solito si mostramo tolleranti nei confronti degli atleti con la stella di David. Questa volta no, però, perché c’è di mezzo la questione Palestina, anche se la giustificazione è stata «motivi di sicurezza». Imprecisati naturalmente. però nel caso della Peer – che in passato giocava in doppio con l’indiana Mirza, partner che ha abbandonato per le minacce dei musulmani integralisti – il divieto d’ingresso ha scatenato una reazione in grande stile: una tv americana ha cancellato il torneo dal palinsesto, uno sponsor se n’è andato, la Wta ha minacciato di cancellare Dubai dalla geografia del tennis. Così ecco che improvvisamente gli emiri hanno ufficializzato la concessione del visto di entrata nel Paese del doppista Ram, che da lunedì sarà in campo nel torneo maschile: «Si tratta di un permesso speciale», precisato un funzionario del Ministero degli Esteri. E motivi di sicurezza? Scomparsi, naturalmente. Magari – dice qualcuno – per evitare che il paradiso dello shopping di lusso si registri qualche defezione, causa boicottaggio. Si sa: sono tempi di crisi…
marcopietro.lombardo@ilgiornale.it
(per gentile concessione dell’autore, fonte: Il Giornale.it)

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Tennis

    Lo spazio per i nostri commenti sul tennis, anche con suggerimenti per scommettere dati e ricevuti…

  • preview

    Vasamì come Quinzi

    Non abbiamo scoperto certo ieri Jacopo Vasamì, di cui si parla da anni e dopo la fine del suo percorso quadriennale all’academy di Rafa Nadal ancora di più, visti i primi buoni risultati a livello challenger e il fatto che da junior (ha 17 anni e mezzo) sembri quasi fuori categoria, ma ieri per la […]

  • preview

    Gli altoatesini si sentono italiani?

    Il caso di Katharina Zeller, il neosindaco di Merano alla quale fa schifo indossare la fascia tricolore, è fin troppo facile da legare a Mattarella che assiste alla finale della Paolini ma non a quella di Sinner, ricordando il gran rifiuto del numero 1 del mondo (o forse avendo altro da fare, essendo il presidente […]