Bene, bravi, tris

10 Agosto 2007 di Paolo Pemulis

Vincere entrambi i tornei nello stesso anno è un’impresa titanica, compiuta soltanto 4 volte nelle ultime 33 edizioni. A partire dal 1997, anno in cui il calendario ha imposto di giocare i due tornei di seguito l’uno dall’altro, di fatto senza soluzione di continuità, solo Roddick e Rafter, rispettivamente nel 2003 e nel 1998, sono riusciti ad aggiudicarseli nello stesso anno. E guarda caso, in quelle due estati i due vinsero tutto. L’impresa è stata compiuta anche da Andre Agassi (nel 1995) e dal mitico Eddie Dibbs (nel 1978), ma allora tra i due Masters Series c’era almeno una settimana di intervallo. Chi ha vinto i due tornei ha giocato qualcosa come 12 partite di tennis in 13, massimo 14 giorni. E nel giorno di pausa ha viaggiato da Toronto o da Montreal a Cincinnati.
Nel 2003 Roddick in due settimane ha disputato un totale di 12 match, 27 set e 261 game; si è aggiudicato 7 tie-break su 7, tra cui quello decisivo contro Roger Federer nella semi di Montreal, in quella che sarebbe restata la sua unica vittoria (su 14 tentativi) contro l’elvetico; per non parlare dei due tie-break che gli hanno permesso di vincere in rimonta nella finale a stelle e strisce di Cincinnati contro Mardy Fish. Nel delirio statistico potrei rendicontare anche il numero di ace messi a segno dallo statunitense nella maratona Montreal/Cincinnati di quell’anno, ma sposterei eccessivamente l’attenzione sulla performance del tennista americano. Non può essere non sottolineato un dato significativo: chi ha vinto la maratona Canada/Cincinnati ha poi trionfato anche nello US Open. Vedi Roddick nel 2003, vedi Rafter nel 1998. Come dire che chi compie il filotto Open del Canada-Cincinnati acquisisce una sorta di onnipotenza tennistica che lo rende pressocché immune dalla sconfitta fino al traguardo ideale di Flushing Meadows.
A partire da quest’anno l’ATP – l’associazione dei giocatori che gestisce i tornei Masters Series – ha introdotto la novità dei tabelloni a 56 giocatori (prima erano a 64) per i Masters Series che si giocano all’aperto, ad eccezione di quelli di Indian Wells e Miami (tabelloni a 96 giocatori, ma lì si gioca in due settimane). In buona sostanza le prime otto teste di serie non giocheranno il primo turno (avranno il cpsiddetto BYE), il che riduce il numero di partite per i più forti e permette loro di recuperare. Ad esesempio se Federer dovesse vincere gli Open del Canada, disputando la finale domenica 12 agosto, giocherebbe il match d’esordio a Cincinnati non prima di mercoledì 15 agosto, avendo la bellezza di un giorno in più a disposizione rispetto all’anno scorso. Le fatidiche 12 partite in 14 giorni diventerebbero 10 (5+5), nel caso non improbabile in cui dovesse vincere uno dei primi otto del seeding di entrambi i tornei. Una concessione, per rendere il filotto più a misura d’uomo.
Chissà se quest’anno Roger Federer, il cui tennis di “umano” ha ben poco, non possa approfittarne e riuscire nell’impresa. “Re Leone” ha vinto nel 2004 l’Open del Canada, nel 2005 Cincinnati e nel 2006 nuovamente il torneo canadese. Per essere più precisi nel 2004, dopo aver vinto Toronto, al primo turno di Cincy è inciampato sull’ostacolo Hrbaty, mentre nel 2006, reduce dalla vittoriosa finale contro Gasquet, nel Mid West ha vinto a fatica il match d’esordio contro Srichaphan, per poi essere sconfitto al secondo round da Murray. Nell’unica occasione in cui ha vinto Cincy, il torneo di Montreal non lo aveva giocato a causa di un problema alla caviglia. Pertanto, se valesse la non casuale legge dell’alternanza, allo svizzero quest’anno spetterebbe solo il trionfo in Ohio. Vedremo. Se è quasi diabolico vincere entrambi i tornei nella stessa stagione, è altrettanto difficile ottenere un buon piazzamento. Considerando le ultime sette edizioni, solo in quattro casi lo stesso giocatore ha raggiunto almeno la Semi nelle due conpetizioni: Patrick Rafter nel 2001 (runner up a Montreal e a Cincy); Rainer Schuettler nel 2003 (2 volte semifinalista); Andy Roddick nel 2004 (runner up a Toronto e Semifinalista a Cincy); Fernando Gonzalez nel 2006 (2 volte semifinalista).

Paolo Pemulis
pemurama@yahoo.it

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