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Anni Novanta

Beautiful oggi

Stefano Olivari 04/06/2020

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Oggi Beautiful compie trent’anni, almeno per quanto riguarda la sua messa in onda in Italia, ma da almeno dieci non riusciamo a vederne una puntata intera mentre nella prima parte dei Novanta ne eravamo quasi tossici. Lo scoprimmo quasi subito, su Rai 2, in quel memorabile mese di Italia ’90 e l’avremmo seguito con passione fino all’inizio dell’era di Canale 5, insieme a nostra nonna.

La collocazione era già al primo pomeriggio e ci sbattemmo contro perché Beautiful era stato messo poco prima di Saranno Famosi e in contemporanea con Guida al Mondiale (che era su Italia 1, ma esistevano già i telecomandi). Subito fummo presi da quelle trame lentissime, infatti ancora oggi ci bastano pochi minuti per capire cosa sia successo in sei mesi, e ai confini dell’incestuoso, anche se almeno all’inizio i genitori una quindicina di anni più dei figli dovevamo mostrarla.

Chiaramente il personaggio principale della saga dei Forrester è l’immortale e immutabile Brooke, nata Logan, non soltanto perché è uno dei pochi attori del 1990 arrivati ai giorni nostri. Fra i suoi tanti matrimoni, solo quelli con Ridge sono stati otto sul campo (alcuni però annullati), e gli ancor di più amori improbabili (su tutti quello con Thomas, figlio di Ridge e Taylor), Brooke rappresenta le contraddizioni di tutti noi ed è per assurdo il personaggio più credibile di tutti, a partire dalla contrapposizione con la suocera Stephanie.

Perché guardare Beautiful, ma potremmo dire anche Il Segreto, nell’era delle serie televisive per adulti presunti intelligenti? Prima di tutto per quella lentezza da mondo di una volta che le soap trasmettono. In secondo luogo perché sono espressione di un mondo ordinato, comprensibile, in cui tutti sanno quale sia il loro posto. Infine perché un po’ te ne vergogni, lo fai ma non lo dici: trent’anni fa come oggi.

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