Attualità
La Champions League interrotta
Indiscreto 12/03/2020
Interrotte Champions ed Europa League? Quasi ci siamo. Era del resto impossibile che in questo clima l’UEFA potesse continuare a far giocare le sue coppe quando mezza Europa, e di sicuro quella più interessata (e pagante) a Champions ed Europa League, ha dovuto cambiare la propria vita causa coronavirus. Anche perché per la UEFA il problema delle date è relativo: visto che Euro 2020 dipende da lei, basta spostarlo in avanti per creare le date utili a completare Champions, Europa League e campionati. La formula itinerante rende poi possibile qualsiasi aggiustamento.
In concreto quindi dal punto di vista del tifoso via all’ennesima visione di repliche di coppe vinte, mentre da quello del calcio fine di un’improvvisazione che minava la regolarità della competizione più dei rinvii. Poi è chiaro che tutti siamo tossici e non ci siamo persi un minuto di Liverpool-Atletico Madrid e non avremmo cambiato canale nemmeno se dall’altra parte ci fosse stato De Gasperi invece di Conte, ma spostare il programma delle competizioni in avanti di qualche settimana non pare questa grande tragedia.
Ora la domanda è un’altra: quanto vale una Champions League disputata in questo modo, con squadre che hanno già completato gli ottavi ed altre come Juventus e Barcellona che magari lo faranno fra un mese, se va bene? La pensiamo sempre allo stesso modo: meglio qualche forzatura, anche grossa, che non assegnare i titoli o cose del genere, tanto più che nessuno (se non forse un laboratorio cinese) ha colpa di quanto sta accadendo.
La paura è che in futuro qualsiasi malattia infettiva più o meno conosciuta potrebbe far bloccare le competizioni. La dilagante retorica sulla UEFA cattiva ci sembra alla fine degna di miglior causa, perché compito dell’UEFA è organizzare le competizioni e non distribuire patenti di buona salute agli stati o alle squadre. Non si può giocare? Devono dirlo i governi, che contano più di chi organizza il gioco. Abbiamo eletto, si fa per dire, loro e non Ceferin.