Stefano Olivari
Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.
Due settimane per Sampras
Forse non tutti sanno che Roger Federer potrebbe tornare numero uno al mondo, se fra due domeniche vincesse il suo settimo Wimbledon. E' aritmetica, ma ci sembra lo stesso uno scenario clamoroso visto che è da 4 anni che si legge di lui in declino: almeno dalla finale 2008, quella persa con Nadal 9-7 al [' ]
Però la maglietta non è la più venduta
LeBron James non è più un perdente di successo, adesso che al nono anno di NBA ha conquistato il suo primo anello. Potrà così dedicarsi con calma all' inseguimento del platonico titolo di best ever senza lo stress di essere paragonato al Robert Horry di turno, quando non direttamente a MJ. Chi ritiene Charles Barkley e [' ]
L’euro come Zoff
Come sulla Nazionale, sulla Rai o sul Festival di Sanremo, sul' attuale governo chiunque dice le peggiori cose con la certezza di non pagare dazio. Anzi, c' è la certezza che qualsiasi critica possa tradursi al più tardi nel 2013 in un guadagno elettorale. Anche chi politicamente lo sostiene, cioè quasi tutti i partiti, perchè non avrebbe [' ]
Il gol dello zoppo
Nemmeno iniziando alla grande, fino a raggiungere i 17 punti di vantaggio, i Thunder sono riusciti ad evitare una battaglia punto a punto che anche in garaquattro delle Finals ha premiato la squadra più fisica e convinta. Con LeBron James, visto che è di lui che si parla e si parlerà a prescindere dal risultato [' ]
Il posto fisso dell’atletica
Gli europei dell' atletica fanno le comparse in Mondiali e Olimpiadi? E noi ci inventiamo gli Europei biennali invece che quadriennali, che settimana prossima a Helsinki vedranno la loro prima edizione. Considerando passaporti tarocchi e naturalizzazioni facili, sarebbe stato però culturalmente più onesto organizzare una manifestazione aperta solo ad atleti di razza caucasica (traduzione: bianchi). Inutile [' ]
Se non spunta J.J. Barea
I Thunder hanno per molti aspetti buttato via garatre delle Finals e nelle prossime ore siti e giornali americani saranno invasi da ragionamenti sui jump shooting team che non possono vincere un anello. il 4 su 18 da tre e il 15 su 24 ai lberi, presi così, suggerirebbero in effetti di cambiare qualcosa. Peccato [' ]
La tonnara di Pat Riley
Notte da moviola, dopo i due fuorigioco inesistenti che hanno negato all' Italia una meritata vittoria contro la Croazia e il tocchetto di LeBron James e pochi secondi dalla fine, sul 98-96 Miami, su Kevin Durant. Ma se le sviste del signor Kirkup sono difficili da discutere, riguardando una posizione, va detto che in una situazione [' ]
MJ e il ragazzo cattivo
Meglio il Dream Team 1992 o la nazionale americana che vincerà l' oro a Londra? Fra poco, a Finals terminate, il ventennale di quella squadra che cambiò la percezione della pallacanestro nel mondo ci farà entrare nel tunnel delle rievocazioni e dei confronti, nello stile dell' indimenticato e indimenticabile Supergol diretto Maurizio Mosca. NBA TV si è [' ]
Il testimone a Sefolosha
LeBron James ha iniziato bene le sue seconde, su tre disputate, Finals da non favorito, ma garauno al di là del punteggio ha ribadito l' ovvio: a parità di superstelle (Durant vale LBJ, Westbrook e Harden forse anche più di Wade e Bosh limitati fisicamente) i Thunder hanno in pratica una squadra in più da mandare [' ]
Il meraviglioso decennio della boxe
Quello fra Ray Sugar Leonard e Marvin Hagler è stato uno dei tanti grandi incontri della storia della boxe ad essere presentato e ricordato come ' The Fight' (è un po' lo stesso discorso dei ' The Shot' del basket), di sicuro è stato fra i più strani di tutti. Non per l' esito finale, anche se Leonard [' ]









