Fiorenzo Radogna
L’urlo dimenticato di Tardelli
I tempi stavano cambiando e strutturalmente il “Fila” cominciò ad apparire superato sin dal 1932. Nasceva lo ' Stadio Mussolini' . Edificato per volontà del Duce in cerca di una sede degna dove far svolgere i Littoriali del 1933 destinati al capoluogo, venne inaugurato il 14 Maggio 1933 dal Segretario del PNF Achille Starace a un tiro [' ]
Le strade del Filadelfia
Fino agli anni Sessanta Ac Torino (così denominato sotto il fascismo) e Juventus continueranno ad avere una vita separata. Tanto che mentre la Juve vince e stravince al “Corso Marsiglia” prima e al “Mussolini-Comunale” poi, i granata inseguono il proprio mito, in un mito. Quello del “Campo Torino”, di via Filadelfia. Negli anni (soprattutto negli [' ]
Separati e felici
La prima vera casa del Torino è stata certamente lo “Stradale Stupinigi”, al quale il sodalizio granata si affidò dal 1913 al 1925. Non lontano da dove oggi c’è quel che resta del “Filadelfia”, campo sportivo inaugurato nel 1912 dalla figlia del presidente granata Giulio Castoldi. Lo “Stradale”, di anno in anno crebbe in ospitalità, [' ]
Lo Stadium dei sogni
Il Novecento è iniziato da un decina d' anni, con la Juve che si “arrabatta” in una casa non degna. Torino, capoluogo dalle mai celate ambizioni mitteleuropee, in un' Italia ancora periferica in quegli anni non disdegna di portarsi all’avanguardia. Anzi: di sperimentare, addirittura. Così nascono “cose strane”. Enormi, illusorie, quasi megalomani. Alla presenza di Re e [' ]
Dove c’è Juve c’è casa
E guardano il calcio del Regno Unito, respirano, magari in fugaci “trasferte” televisive, l’aria di quegli stadi e quegli spalti. Gremiti, traboccanti. Poi confrontano quella realtà con la nostra. Stadi cadenti, incerottati con orrende strutture prefabbricate di metallo e spazi vuoti. E’ da queste premesse che poi nascono “i colpi di genio”. Gli stadi italiani [' ]
Con quello stadio un po’ così
C’è un luogo immerso nel cemento, cinto da alti caseggiati, dove l’odore del mare si fonde con quello dello smog, dove uno spiazzo d’asfalto incornicia una cattedrale dello sport. Con i suoi spalti a picco sul verde di un campo di calcio che tante ne ha viste. Dalla fisicità di Brighenti all’eleganza di Signorini, alle [' ]
Sognando Maradona
Hanno pericolosamente traballato per le serpentine di Sallustro, ondeggiato per le finte a stinco nudo di Sivori, sospirato per le capocciate baffute di Savoldi, per poi prostrarsi davanti al genio iperbolico di Maradona. Come in un ideale escalation di spettacolo calcistico, a far da teatro al talento. Sono gli stadi di Napoli, all’inizio quattro assi [' ]
Luci al Meazza
Il calcio italiano cambia, gli stadi italiani restano sempre gli stessi. Come se il fascino indubbio dell’età, da solo, dovesse bastare a pedinare il progresso (o più spesso il regresso) di mode, costumi e abitudini della pedata nazionale. Tutti, tranne pochi. Alcuni, fedeli al motto “Bisogna sempre cambiare, per rimanere se stessi”, il proprio volto [' ]