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    L’impresa di Phil Anderson

    Tifavamo per Cadel Evans, nel Tour de France appena concluso, ritenendolo fra i campioni uno dei più puliti. In ogni senso, anche se ovviamente non si può giurare su nessuno. Purtroppo l' australiano è arrivato secondo per la seconda volta consecutiva: adesso sembra quasi una cosa normale, ma all' inizio degli Ottanta un corridore non europeo protagonista [' ]

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    Il morto da rischiare

    I media sono professionisti dell' allarmismo, che tiene desta l' attenzione del lettore più delle rassicurazioni, ma va detto che nella stagione 2007-2008 tutti gli indicatori riguardanti la violenza in qualche modo legata al calcio sono hanno indicato un diminuzione degli episodi criminosi. Non per un miglioramento del senso civico dei tifosi, ma per la prudenza dell' Osservatorio [' ]

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    Maggiolini e mosche

    Oscar Eleni da località segreta in attesa che cominci davvero la sagra della trippa, posto meraviglioso dove si beve, si mangia e non si riesce a trovare una risposta al dilemma di Azzurra, di Recalcati, di Minucci, del Petrucci che a Madrid, in visita pastorale nella mattinata senese dei rimpianti europei, si era dichiarato d’accordo [' ]

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    Supercoppa italianissima

    Qualche mese fa abbiamo tutti ascoltato la Lega, Inter e Roma esaltare l' utilità di esportare la Supercoppa per motivi di immagine, soldi, pubblicità generale al prodotto calcio italiano e via dicendo. Strada fra l' altro già percorsa in passato, fra Washington (Milan-Torino 1993), New York (Juve-Milan 2003) e Tripoli (Juve-Parma 2002), senza che la serie A [' ]

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    La polemica assenza dei mantenuti

    La serie B è morta dal punto di vista filosofico (se invece che di identità ed etica parli di spettacolo, chi mai andrebbe a vedere uno spettecolo di serie B quando può comodamente vedere quello di A?) prima ancora che finanziario, ma nemmeno i morti erano mai arrivati al punto di scioperare contro se stessi. [' ]

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    Alternative assurde

    Il mercato europeo è profondamente cambiato, qualcuno crede semplicisticamente che sia in mano a chi ha più soldi (nel caso, i soliti inglesi e le solite due spagnole). Non è vero, perché i giocatori con contratti lunghi e blindati non sono contendibili contro la volontà dei club di appartenenza, essendosi questi club messi d' accordo con [' ]

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    Il consiglio del Lavolpe

    Tutto si può dire di Sven Goran Eriksson tranne che sia arrogante e/o supponente, al contrario del novanta per cento dei suoi colleghi conosciuti solo al paesello. Per questo non è stata una sorpresa il fatto che qualche giorno fa il neo c.t. messicano abbia chiesto consigli ai suoi predecessori, Manuel Lapuente (c.t. messicano a [' ]

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    Il muro di Bilbao

    Siamo per la sacralità della maglia, senza sfumature. Dove non arriva il romanticismo ed il senso della storia dovrebbe almeno arrivare il marketing: perché le squadre NBA sono così pazze da non avere sulla casacca niente oltre al proprio nome ed al logo dello sponsor tecnico? Insomma, una maglia ' pura' si dovrebbe vendere meglio ed [' ]

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    Le lacrime di Robinho

    L' ottusità al potere ha distrutto il sogno olimpico anche di Robinho, fra le stelle di una nazione che nonostante abbia vinto cinque Mondiali guarda all' oro dei Giochi come ad una specie di Santo Graal. Sentimento condiviso anche da giocatori che sono mercenari solo nella testa di chi li paga: da quelli che staranno a casa [' ]

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    Parata di stelle

    Fra le mille comparsate di Pelé, con tanto di elogio del campione locale (con relativa esultanza geogiornalistica, del genere ' Pelé incorona Totti' ) , quella vista qualche giorno fa sulla BBC è stata fra le più commoventi essendo legata ad una delle azioni più famose della storia del calcio. Un' azione che ha legato i suoi protagonisti [' ]