Arrivabene o Binotto?

7 Gennaio 2019 di Indiscreto

Maurizio Arrivabene è stato cacciato dalla Ferrari, il cui nuovo team principal (direttore sportivo, traducendo dall’italiese) è diventato Mattia Binotto. La notizia, anticipata dalla Gazzetta dello Sport, è una bomba per gli appassionati di Formula 1 e anche per tanti esperti di Ferrari che mai avrebbero pensato a un ribaltone di questo tipo visti i rapporti di Arrivabene con la proprietà (è nel consiglio di amministrazione della Juventus, fra l’altro, mentre Binotto è addirittura interista). Nella promozione di Binotto, che dal 2016 era direttore tecnico della scuderia, si potrebbe con molte forzature vedere un parallelo con le vicende di Paratici e Marotta alla Juventus, anche se un giochino ipertecnologico e finanziario in cui possono vincere in due non può essere paragonato al calcio dove la Champions League la possono teoricamente alzare una decina di squadre. Restringendo il discorso alla Formula 1, questo cambio della guardia ispira uno scontato ma interessante ‘Di qua e di là’ che arriva direttamente dal Mondiale 2018: Arrivabene o Binotto?

Dal punto di vista mediatico la contrapposizione è quella fra il manager generico-generalista e l’ingegnere, che comunque nelle ultime due stagioni hanno lavorato insieme e sono comunque co-responsabili di stagioni sotto le possibilità della Ferrari intesa come azienda. Nel 2018 la SF71H sembrava davvero una macchina da titolo e la prima parte della stagione lo ha confermato, poi l’Innominato di tutta questa situazione (cioè Vettel, la cui annata è stata piena di errori) ci ha messo del suo e la gestione dal muretto è stata a volte infelice, senza contare che dall’estate in poi lo sviluppo della Mercedes è andato a ritmi diversi da quello Ferrari, dando ad Hamilton ciò che il fuoriclasse inglese si stava già prendendo con le sue forze. Abbiamo letto che una delle ultime volontà di Marchionne sarebbe stata quella di promuovere Binotto, ma al di là del fatto che ad un morto si può mettere in bocca ogni cosa bisogna ricordare che quella di Arrivabene fu una scelta forte proprio di Marchionne, che nel 2014 lo impose al posto di Marco Mattiacci. Insomma, un bel ‘Di qua o di là’ in cui non esistono il buono e il cattivo predefiniti. Arrivabene o Binotto?

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