Economia
Apple Silicon, addio Intel
Indiscreto 23/06/2020
La Apple passa da Intel a Silicon. In pratica si costruirà in casa i processori per i propri Mac, abbandonando in parte Intel dopo 15 anni di partnership, in attesa di farlo del tutto e di avere in mano la situazione Cpu come già avviene per iPhone ed iPad. Tim Cook ha precisato che ancora non ci sono sul mercato Mac con Cpu Silicon, ma che presto ci saranno, con il primo effetto di rendere quasi indifferente il passaggio da un prodotto all’altro, soprattutto per chi come noi li ha tutti.
Fra i tanti annunci dati alla fiera mondiale degli sviluppatori, evento ovviamente quest’anno tenutosi solo online, iOS 14 e la app Translate (ma vediamo potenzialmente devastante AppClips, che non pensiamo sia molto gradita agli sviluppatori di app), che potrebbe davvero diventare una droga e abbattere molte barriere alla conoscenza. Ma non siamo tecnici e quindi siamo interessati soprattutto all’aspetto politico della questione, che è il seguente: dopo decenni di retorica sull’esternalizzazione, quelli veri stanno tornando a farsi tutto in casa.
Non significa che Silicon sarà materialmente prodotto negli Stati Uniti, anzi è quasi certo che sarà fatto a Taiwan come già accade per i componenti di iPhone e iPad, ma che la casa madre avrà il controllo totale sul cuore delle sue macchine. La guerra fredda con la Cina non c’entra, perché la Intel è californiana almeno quanto Apple, ma in ogni caso non stupirebbe vedere in futuro gli iPhone assemblati da qualcuno diverso da Foxconn.
Da sottolineare che la partnership con Intel è stata una delle tante scelte azzeccate della seconda vita di Steve Jobs alla Apple, con l’abbandono del Power PC, che era una joint venture fra la Apple stessa, IBM e Motorola, nata all’inizio degli Novanta quando Jobs si occupava di NeXT e Pixar ed era lontano dalla sua creatura più nota. Una metaforica uccisione del padre, per fare psicanalisi da treno? Non scherziamo: tutto della Apple attuale, compresa l’enfasi sui servizi, era già nel lascito di Jobs.