Allegri da esonero?

29 Ottobre 2021 di Indiscreto

Max Allegri è da esonero? Galeone, ormai suo ventriloquo tipo Rockfeller, cosa dice? Poniamo la domanda soltanto perché nel caso di Sarri e Pirlo, nella stessa Juventus e con lo stesso presidente, la risposta unanime sarebbe stata un grande sì. Noi continuiamo a considerarlo uno degli allenatori italiani migliori, sembra un tecnico degli anni Ottanta (condizione necessaria e sufficiente per esserci simpatico) paracadutato nel mondo delle coperture preventive e del gegenpressing ma non ci pare bollito, anzi. Piuttosto invecchiato, però, ed incattivito senza un perché, visti i 9 milioni netti a stagione fino al 2025 dopo non avere trovato una squadra in due anni.

2. A proposito, per noi tossici delle serie da cerchiare in rosso la data del 25 novembre, quando su Amazon Prime Video uscirà l’All or Nothing sulla Juventus di Pirlo. Come negli altri casi, anche quelli americani, una realtà pettinata, ma comunque imperdibile.

3. Non siamo tifosi delle proprietà straniere e dopo la cinesata, in realtà praticata anche da molti italiani, di esternalizzare i magazzinieri dell’Inter per poterli licenziare lo siamo ancora di meno. Non per il fatto in sé stesso, ma per la furbizia degli Zhang e dei loro sottoposti applicata a cifre miserabili e non, ad esempio, alla rescissione con Conte. Notizia letta a giornali alternati.

4. Tuttosport propone un referendum sul futuro di San Siro, una bella idea perché la stragrande maggioranza dei milanesi voterebbe per una sua ristrutturazione sul modello del Bernabeu, dove si è continuato a giocare durante i lavori. Certo non per il suo abbattimento. Ovviamente il referendum non si farà, perché il partito unico del cemento e degli immobili inutili ha già vinto e con le elezioni alle spalle non ha più freni. Nello stadio dei Puffi, 47.500 posti togliendo quelli corporate, si dovrebbe giocare dal 2027, un anno dopo le Olimpiadi.

5. Accordo fra Accor ed il Qatar per gestire l’ospitalità dei presunti turisti da tutto il pianeta per il Mondiale 2022. Il famoso gruppo alberghiero francese è sponsor anche del PSG, di proprietà del Qatar. Gruppo alberghiero francese? I suoi tre maggiori azionisti sono un fondo sovrano cinese, uno dell’Arabia Saudita ed uno, indovinato, del Qatar. Il Qatar Investment Authority che fra le mille cose possiede anche il PSG. Questa sarebbe la bella favola amata dalla UEFA, altro che la egoista Superlega.

6. Xavi già esaltato da Guardiola e a ruota da chi vuole disperatamente credere in qualcosa.

7. Le cinque sostituzioni a partita, da innovazione temporanea per gestire meglio le rose nell’era Covid diventeranno legge per sempre. L’IFAB, cioè l’International Board , ha dato alla FIFA parere positivo sul prolungamento della misura introdotta a maggio 2020 oltre il 31 dicembre 2022, a tempo indeterminato. E tutti sono d’accordo: i dirigenti che potranno mettere una pezza all’incapacità dimostrata dalle rose monstre, gli allenatori che potranno giocare a fare gli scacchisti, i calciatori che avranno meno probabilità di marcire in panchina, i giornalisti che avranno più argomenti. E i tifosi? Questa innovazione non è mai stata nemmeno discussa, ma cambierà il calcio molto più in profondità di tante altre. È evidente che le cinque sostituzioni favoriscono le nazionali più forti ed i club più ricchi, che hanno maggiori probabilità di mandare in campo gente vera, ma come spesso accade le vittime stanno dalla parte dei carnefici. Siamo a favore delle novità, il calcio di oggi è più divertente di quello di ieri, eccetera, ma ci siamo rotti di vedere le partite terminate da squadre per metà diverse da quelle che le hanno iniziate.

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