Calcio
Allegri alla Juventus
Stefano Olivari 06/04/2021
Allegri torna alla Juventus? Lo scoop del Giornale, sull’allenatore che avrebbe seguito il derby di Torino in televisione insieme ad Andrea Agnelli a Forte dei Marmi, va molto oltre i discreti, certo non cordiali, rapporti che fra Allegri ed Agnelli sono rimasti anche dopo l’esonero del 2019. Perché un ritorno di Allegri alla Juventus non sarebbe una novità nel mondo bianconero, basti pensare a Trapattoni e a Lippi, dove le minestre riscaldate hanno spesso funzionato, ma sarebbe di sicuro una totale sconfessione dell’operato di amici personali di Agnelli come Nedved e Pirlo, oltre che un fallimento dello stesso presidente bianconero.
Non citiamo Paratici, che dalla cocummella di Suarez ha inanellato un errore dopo l’altro ed è stato nella gestione quotidiana portato a scuola da Marotta, un Paratici il cui contratto non è stato ancora rinnovato e che potrebbe essere cacciato senza problemi anche se a livello filosofico la Juventus non è costruita male, anzi: è relativamente giovane e dalla prossima stagione potrebbe puntare allo scudetto anche guidata da Cosmi, Pioli, Baronio o Tudor, al limite anche da Pinsoglio come in certe fasi della partita con il Torino in cui soltanto a Chiesa e Cristiano Ronaldo sembrava fregare qualcosa.
Nonostante adesso Pirlo venga dato sull’orlo dell’esonero, addirittura in caso di sconfitta domani con il Napoli, gli interpreti del pensiero di Agnelli sostengono che la sua posizione sia a rischio soltanto in caso di mancata qualificazione Champions, quindi dal quinto posto in giù. Mah. Certo per il presidente dell’ECA, nonché ideologo massimo della Superchampions e della Superlega, stare fuori dalla Champions normale sarebbe un incubo e per scongiurarlo si può anche perdere la faccia con Allegri, Nedved, il cugino che comanda, i tifosi juventini ai quali era stata ben spiegata la maestria di Sarri (che essendo però un allenatore lo scudetto con la squadra più forte lo ha vinto senza problemi) e Pirlo.
Trovare chi scriverà editoriali in lode dell’umiltà di Agnelli nel cambiare idea (“Segno di intelligenza”, suggeriamo) non sarà un problema, magari saranno gli stessi che hanno censurato i nomi dei partecipanti veri alle cene Covid free del mercoledì: oltre ad Arthur, McKennie e Dybala ci sono altri due membri fissi più altri a rotazione. Volete che i nomi li scriviamo noi? Non ne vale la pena, fino a quando non torneremo a fare i giornalisti sportivi. Per adesso ci importano solo i click.