Alla caccia di Indiscreto

4 Ottobre 2018 di Indiscreto

Proprio in piena Champions League Indiscreto è stato offline per quasi un giorno per cause non dipendenti dalla nostra volontà, come si dice di solito. Soltanto che in questo caso è vero, perché il motivo di questo stop è stato paradossalmente il troppo successo. Sia quello normale, che ci sta facendo intravedere il traguardo del milione di pagine viste al mese (30.000 al giorno, più o meno), sia soprattutto quello anomalo dovuto a post di particolare presa. È stato il caso di ‘Abolire la caccia in Italia?’, che finché il sito è stato in piedi ci ha fatto abbattere ogni record di utenti collegati nello stesso istante (anche 300…) e di pagine viste per singolo post (44.000…), senza contare il numero dei votanti per il sondaggio, a cui non crederemmo se non l’avessimo verificato più volte: 12.842 (and counting).

Stiamo parlando di un post senza pretese e senza furbizia del genere SEO, che partendo da un fatto di cronaca in molti giornali finito nelle brevi proponeva un ‘Di qua o di là’ riguardante il futuro della caccia, non proprio un argomento inedito. Se con Juventus-Inter-Calciopoli puntiamo dichiaratamente ai grandi numeri, il post in questione era semplicemente stato un’idea del momento che ritenevamo senza futuro visto che nessuno di noi ha mai parlato di caccia. Ma al di là della sua genesi, ci ha colpito il numero di nuovi utenti che si sono riversati su Indiscreto, quasi tutti evidentemente cacciatori: merito del sito La Dea della Caccia che ha chiamato alle armi, è proprio il caso di dirlo, i suoi lettori per votare nel sondaggio (il cui risultato si è infatti ribaltato). Lo ringraziamo per l’attenzione e perché essere letti fa sempre piacere, anche se ci hanno presentati così: “Sul sito Indiscreto è in corso un sondaggio pro o contro l’attività venatoria. Come sempre questi sondaggi non hanno ovviamente nessun valore in sé, ma sono spesso utilizzati per influenzare le opinioni. I nostri avversari lo sanno bene e li usano a loro vantaggio, votando compatti, in massa e facendo votare amici e parenti. Vediamo se una volta tanto anche noi cacciatori, invece di limitarci a scrivere commenti sprezzanti e inutili offese sui nostri blog e chat siamo capaci di dare un segno. Questo l’indirizzo dove si trova il sondaggio. Ah, giusto per la cronaca: adesso i sì, ovvero aboliamo la caccia, sono in netto vantaggio”. 

Poi il link da loro pubblicato è diventato virale attraverso vari account Facebook di singoli appartenenti alla loro community ed ecco il boom di contatti, con conseguente caduta di Indiscreto. Dopo ore di lavoro, la decisione più dolorosa: tirare fuori dei soldi ed effettuare l’upgrade per l’hosting di Indiscreto, pagando cifre degne del traffico del sito di un quotidiano sportivo. Adesso tutto dovrebbe funzionare, a meno di non raggiungere i numeri di You Porn… Il punto su cui meditare non è però che gli appassionati di caccia difendano legittimamente la caccia, ma che sul web questi appassionati sembrino molti di più che nella realtà. In altre parole, minoranze molto motivate possono alterare la percezione di un fenomeno. Visto che ogni referendum e ogni sondaggio serio dicono che gli italiani sono in maggioranza per l’abolizione della caccia…

Perché nella sua modestia il sondaggio di Indiscreto ha destato più interesse fra i cacciatori che fra i non cacciatori? La nostra spiegazione, perché non vogliamo influenzare alcuna opinione ma solo esprimere la nostra, è che la mobilitazione contro un nemico (in questo caso gli abolizionisti) sia sempre più produttiva di quella per qualcosa, cioè gli animali. Nemmeno noi che siamo contro la caccia vediamo nel cacciatore un nemico da abbattere, quindi figuriamoci chi è tiepido o indifferente. Anzi, il cacciatore lo preferiamo nettamente al signor Amadori o al signor Aia. Insomma, se su quasi 13.000 persone che hanno dedicato qualche secondo del loro tempo a esprimere un voto la maggioranza va a caccia, significa che i cacciatori sono nella media più motivati e appassionati di chi è contro la caccia.

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