Al Bano e Romina o i Ricchi e Poveri?

8 Gennaio 2019 di Indiscreto

Al Bano e Romina

Il Capodanno è ormai passato, come sempre, tra botti, feriti, veglioni e spettacoli con ospiti canori e conto alla rovescia di rito. E il trionfo televisivo di Raiuno con Amadeus e la tradizionale parata di vecchie e nuove glorie, compresi gli immancabili Los Locos ad aprire il nuovo anno, rispetto alla serata su Mediaset guidata da Federica Panicucci. Non siamo però qui a scrivere di quanto accaduto nella sfida tra le due ammiraglie generaliste, argomento a dire il vero piuttosto noioso nell’epoca della tv sempre più verticale, bensì di quanto accaduto in Polonia, in una stracolma piazza di Zakopane (ad occhio diverse decine di migliaia di persone presenti) per ascoltare le stelle dello spettacolo trasmesso in diretta dalla TV nazionale: tra queste anche Al Bano e Romina Power e I Ricchi e Poveri (Angela Brambati e Angelo Sotgiu, senza l’ormai ritiratosi Franco Gatti).

Uno show allestito su un palco chilometrico e luccicante, dove le due coppie rappresentanti da decenni il pop italiano d’esportazione hanno cantato in scioltezza alcuni tra i loro maggiori successi. I Ricchi e Poveri, con le immancabili Mamma Maria e Sarà Perché Ti Amo affiancate a Made in Italy e Acapulco intonate con sicurezza da Angelo e Angela insieme a un corpo di ballo scatenato, e gli (ex) coniugi Carrisi, con un poker d’assi formato da Ci sarà, Sharazan (che resta per noi il loro vero capolavoro), Sempre sempre e (ovviamente) Felicità. Abbiamo visto una scintillante Romina e sentito un Al Bano in grande forma vocale, con il pubblico in piazza a intonare i brani indipendentemente dal proprio segmento generazionale. Alla faccia di chi continua a sostenere che sono solo artisti della memoria per emigranti italiani. Quanti saranno gli emigranti italiani a Zakopane?

Ma non vogliamo essere polemici e quindi eccoci al punto, con un Di qua o di là di quelli tosti, per aprire degnamente il 2019 musicale. Al Bano e Romina o Ricchi e Poveri? Evitiamo meteoriti di sorta (troppo facile e da snob, anche se ci rendiamo conto che Indiscreto è letto quasi solo da diplomati al Conservatorio e da persone che non capiscono l’inglese, considerano quindi geniali quasi tutti i testi), ed esponiamoci valutando tutta la carriera, le canzoni e le capacità artistiche. Insomma meglio la bellissima e intrigante americana e il tenace pugliese dall’ugola d’oro, o il gruppo genovese nato come quartetto, compresi la statuaria Marina Occhiena, poi uscita, e il simpatico basso Franco Gatti, oltre alla sbarazzina brunetta Angela e il ‘biondo’ dal sorriso smagliante Angelo? Il giusto tributo all’Italia profonda, sprezzantemente definita pancia del paese da chi crede di essere élite e invece è solo un servo che ha studiato un po’ più degli altri servi.

https://www.youtube.com/watch?v=33AAEeL3zxA

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