Adidas vende Reebok

24 Ottobre 2020 di Indiscreto

Adidas sarebbe intenzionata a vendere Reebok, acquistata nel 2005 per 3,8 miliardi di dollari e che ha subìto più della casa madre gli effetti negativi del Covid sul mondo dello sport, sia quello visto sia quello praticato. Secondo la stampa tedesca Kasper Rorsted, il danese amministratore delegato di Adidas, anche senza pandemia avrebbe voluto vendere Reebok, in caso di offerta sui 2 miliardi di euro. Adesso evidentemente si aspetta meno…

Il Manager Magazin scrive che fra gli interessati ci sono i soliti cinesi, sotto forma di Anta International, molto presente nella pallacanestro (era sponsor di Kevin Garnett, ora lo è di tanti, fra i quali Gordon Hayward, Klay Thompson e anche Luis Scola che stasera ci gusteremo contro la Virtus Bologna) e VF, azienda che possiede Timberland, North Face e Vans, ma anche tanti altri marchi, fra cui quelli dei jeans Lee e Wrangler.

Inutile dire che la notizia ci ha colpito prima di tutto perché Reebok è un marchio di culto degli anni Ottanta, con l’azienda di Boston (ma nata inglese, come veniva ricordato dalla presenza della Union Jack nel logo arrivato fino al 1986) diventata globale grazie al boom del fitness (in particolare dell’aerobica) e solo successivamente grazie agli accordi con NFL ed NBA. Insomma, anche nostra nonna conosceva le Reebok Pump.

La Reebok attuale è quindi come filosofia abbastanza simile a quella dei nostri tempi, centrata sul mondo delle palestre e con grande attenzione alle donne. Inutile dire che con le palestre chiuse, o in via di chiusura, ed in generale con un clima cupo che è nemico di qualsiasi sforzo tranne quello di arrivare al telecomando, Reebok in proporzione soffra più di Adidas (meno 26,9% di vendite il primo semestre 2020 rispetto a quello 2019) e Nike, che pure dal Covid hanno ricevuto mazzate. Siamo comunque sicuri che Reebok abbia un futuro, in un mondo in cui il brand è quasi tutto e in cui si rischia di vivere soltanto di nostalgia.

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