Addio caro balivo

2 Settembre 2014 di Oscar Eleni

Niente luna, niente fiori, niente rimpianti.

Per il balivo Diego Pini che ci ha lasciato brinderò tutta la notte. La telefonata arriva dall’isola di Kvar dove Boscia Tanjevic piange il fratello di una battaglia per l’esistenza, per una vita di  scelte condivise fra uomini che la pensavano davvero in maniera diversa, anche se scherzando avevano deciso di fondare  il partito anarchicomarxistafascista per mandare al diavolo chi non ha ancora capito che gli uomini, quando sono tali, sanno stare insieme, vedono la parte luminosa dell’amico e se non sono d’accordo ci bevono sopra.

Boscia ha tenuto quasi a battesimo il miracolo del Valtellina Circuit, ci andava con Caserta, ci ha portato la nazionale turca, ci ha vissuto e lui, come Diego, ci diceva sempre: vieni e guarda i veri fiori di questo mondo doloroso.

Noi che siamo andati spesso a Bormio, noi che al Pentagono ci sentivamo nella casa di un basket con dentro qualcosa di speciale, l’anima si dice, si diceva,  forse non si potrà più dirlo, anche se la staffetta ideale lancia altri della famiglia Pini in questo giardino dove  ci voleva passioneper vedere più in là del naso di chi ha persino tradito Bormio per una manciata di talleri.

Pini e il suo modo di vedere lo sport che non gli ha mai procurato una carica federale, fortunatamente, energia per portare tanti ragazzi sui campi, basket, rugby, bastava che stessero insieme e avessero voglia di imparare. Poi la grande idea per Bormio da far vivere in una luce speciale quando non erano gli sciatori a far brillare gli occhi, portando squadre di tutta Europa, organizzando qualcosa che resterà nelal storia del  basket e dello sport Nazionale. Tutti hanno  marciato di fianco al balivo Diego Pini, con lui era battaglia, felicità,  grazie a lui scoprivi dimensioni che andavano oltre i bagni vecchi di Bormio dove andavamo tutti a purificarci.

Non avere fretta, caro Diego, al picco delle Aquile aspetta chi ti ha voluto bene.  Vedendo il suo volto riflesso sulla luna,  ci ricorderemo a vicenda che nel villaggio globale del basket stanotte piangeranno in tanti, anche chi lo aveva tradito, ma mai abbandonato davvero.

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