La nostra esaltazione di Benitez

25 Febbraio 2016 di Indiscreto

Forse usando un allenatore si capisce meglio cosa vogliamo dire su Thohir, rispondendo nel merito ai diversi frequentatori di Indiscreto che si sono lamentati degli articoli di Dominique Antognoni (del resto li pagano fior di soldi e hanno quindi tutto il diritto di essere insoddisfatti della qualità del sito). Lo faremo attraverso la mail del nostro amico Gennaro, giornalista napoletano amareggiato, mail arrivata proprio stamattina in redazione. Rispecchia perfettamente il nostro pensiero, al punto che quasi potremmo averla scritta noi.

Caro Indiscreto, perdona lo sfogo ma solo tu mi puoi capire. Ti racconto la mia storia. Nell’estate 2013 Rafa Benitez arriva al Napoli e io, attempato giornalista partenopeo, a Castel Volturno gli strappo qualche battuta insieme ai colleghi. Aria fritta da precampionato: vinceremo, siamo forti, grande fiducia. Ma ho ancora un minimo di voglia di lavorare, mi passerà soltanto in seguito, quindi riesco ad entrare in confidenza con due persone che conoscono benissimo Benitez, una è addirittura un suo stretto collaboratore. Non mi dicono molto di più rispetto al Benitez da conferenza stampa, ma sono interviste esclusive e piene di particolari anche personali. Di più: nonostante La Voce del Vomero non mi paghi nemmeno un cuoppo, con i miei risparmi prendo un biglietto per Liverpool e vado a parlare con alcuni conoscenti della famiglia Benitez, cosa che nessun grande giornale nazionale ha fatto o farà. Nessuno scoop, ma tanti dettagli interessanti. Alla fine faccio il pezzo di tutti gli altri, del genere ‘Ecco come Benitez costruirà un Napoli da scudetto’, valorizzando però tutto il lavoro fatto ed esaltando la figura del nuovo tecnico perché le sue idee mi piacciono e il suo curriculum è buono. Poi Benitez pur vincendo qualcosa fa leggermente peggio di Mazzarri e io, basandomi su altre fonti, scrivo che dopo due anni vuole lasciare il Napoli. A questo punto arrivano al giornale le mail di Ciro, Aniello e Vincenzo, che mi accusano di averli ingannati, scrivendo che Benitez è un grande allenatore (in effetti ha quasi sempre fatto bene). Mi sono di sicuro sbagliato nel giudicare le sue prospettive napoletane, ma di certo non li ho ingannati né merito lo scherno. Stavo pur sempre parlando di un allenatore professionista. Ma loro sghignazzano e invece di elogiare la mia onestà intellettuale, o almeno di apprezzare la notizia in esclusiva, scrivono al giornale, senza firmarsi (Darth Vader 73, Bruscolotti The King e Federerissimo i loro nick), dicendo che ho perso credibilità. Di più: nonostante non ami rispondere a chi non si firma con nome e cognome lo faccio lo stesso sul sito del giornale, ma i tre ragazzi (poi tramite un amico poliziotto ho scoperto facenti parte dei ‘Disoccupati organizzati’ di cui forse avrete sentito parlare) nella sostanza mi dicono che loro hanno il diritto di sghignazzare quanto vogliono. Non smettono di farlo nemmeno quando i nostri articoli vengono copiati dal Mattino, anche perché loro il Mattino non lo leggono (bisogna pagarlo, mentre La Voce del Vomero è free press). Ecco, in queste condizioni lavora oggi la stampa napoletana, al Nord siete fortunati perché avete il target alto. Facile per voi di Indiscreto fare i giornalisti con i soldi di Inga e Piersandro, con un pubblico selezionato: vorrei vedervi qui, in prima linea“.

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