Pfizer, il vaccino oltre al Viagra

10 Novembre 2020 di Indiscreto

La Pfizer, americana, quella del Viagra e di tanti altri farmaci famosi (Xanax, Tavor, Zoloft) e la BioNTech, tedesca, hanno annunciato che il loro vaccino anti-Covid funziona, essendo risultato valido nel 90% dei casi trattati durante la sperimentazione, arrivata alla terza fase. Possiamo quindi metterci alle spalle l’era Covid, tornando in stadi pieni e liberando gli studi televisivi dalla presenza colpevolizzante dei vari Galli, Burioni, Crisanti, Ricciardi, eccetera? Forse sì, anche perché vicini alla meta, sempre a loro dire, sono anche Johnson & Johnson, Moderna e altri. Forse no.

Comunque le autorizzazioni della Food and Drug Administration e dell’Unione Europea dovrebbero arrivare entro dicembre, con 100 milioni di dosi già acquistate dagli USA e 300 dalla UE. Interessante la tempistica ‘democratica’ dell’annuncio, che ha permesso al Covid di danneggiare Trump fino in fondo, mentre si sono letti pareri discordanti sull’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech sulla popolazione anziana. Arriverà il via libera della FDA? Be’, la Pfizer, è fra le aziende che spendono di più per fare lobbing a Washington.

Insomma, a meno che questo annuncio non sia stato una montatura, da Nobel per l’insider trading, la Pfizer ha messo a segno un colpo pazzesco dal punto di vista finanziario ma anche mediatico. Perché il Viagra ha reso più felici milioni di persone (esclusi giornalisti e lettori di Indiscreto, che notoriamente non ne hanno bisogno), ma per la morale cattocomunista che tutti abbiamo interiorizzato è un farmaco meno nobile di altri. Siccome amiamo la sintesi, possiamo dire che il giornalista collettivo è meno imbarazzato di fronte al vecchio che ha paura del raffreddore rispetto al vecchio che va a mignotte, anche se poi magari sono la stessa persona.

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