Verso la fine di Raisport

18 Ottobre 2020 di Indiscreto

Raisport sta per chiudere? Stiamo parlando del canale che tutti abbiamo sul 58 del digitale terrestre e/o sul 227 del decoder di Sky. Della possibile fine del canale sportivo della Rai abbiamo letto sul Fatto Quotidiano, parte di un piano più ampio di tagli presentato dall’amministratore delegato Fabrizio Salini al consiglio di amministrazione della Rai, che insieme al canale sportivo ne cancellerebbe altri, mentre per Rai5 e RaiStoria ci sarebbe una sorta di fusione.

Detto che il canale di Raisport lo guardiamo per il posticipo della serie A di pallacanestro e per l’atletica, senza contare il lisergico ‘Perle di sport’ (durante il lockodown siamo arrivati ad appassionarci alle interviste di Giorgio Martino alla Tirreno-Adriatico del 1979), non c’è dubbio che risponda in teoria al concetto di servizio pubblico visto che lì trovano sfogo tanti sport con largo seguito, come pallavolo e ciclismo, ma anche altri senza mercato, che nessun imprenditore televisivo sano di mente trasmetterebbe mai, dalle bocce a formule automobilistiche assurde.

La sensazione da telespettatori era che Raisport, canale che può valere l’1% di audience media, fosse come gran parte della Rai una specie di sfogatoio per rispondere alle sollecitazioni di questo o quel politico, per raccomandare l’immancabile evento sull’immancabile ‘territorio’. In positivo si può pensare che con la chiusura di Raisport pallacanestro, pallavolo, atletica, ciclismo e qualcosa d’altro potrebbero guadagnare qualche spazio (e quindi sponsor per le squadre) sui primi tre canali del telecomando. Di sicuro se la Rai fosse una pay-tv (in realtà lo è, con abbonamento però obbligatorio) non ci abboneremmo.

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