Valentino Rossi e Federica Pellegrini positivi al Covid-19: lo saremo tutti?

15 Ottobre 2020 di Indiscreto

Valentino Rossi e Federica Pellegrini sono positivi al Covid-19. Lo hanno annunciato loro stessi, interrompendo quindi gare, nel caso del pilota 9 volte campione del mondo, e allenamenti, in quello della medaglia d’oro olimpica di Pechino nei 200 stile libero. Non passa un’ora senza che un personaggio di rilievo dia questo tipo di annuncio e anche senza essere uccelli del malaugurio riteniamo probabile che fra pochi giorni tutto lo sport italiano si fermi, senza distinzioni fra superprofessionisti e calcettari.

Leggendo i messaggi di Rossi e della Pellegrini, due personaggi simbolo del pensare positivo (non è una battuta), oltre che sentendo le condizioni di tanti conoscenti meno famosi, ci è venuto anche un altro pensiero: e se nel giro di qualche mese tutti avessimo alle spalle (si spera) una positività al Covid? Ricordando che positività al virus non significa essere ammalati ed essere ammalati non significa morire. Non stiamo facendo un discorso medico, ma soltanto psicologico. Nemmeno il massimo sei persone non conviventi in casa ci salverà, perché ci saranno comunque conviventi che di casa qualche volta escono. Teoricamente potrebbe salvarsi solo qualche hikikomori, ma non ci giureremmo.

È ormai evidente che tutte le precauzioni possibili, anche rinunciando a tante libertà personali e accettando imposizioni cervellotiche, non bastano. Evitano di far collassare gli ospedali nel breve periodo, quindi solo per questo alcune rimangono valide (la mascherina dà solo fastidio, la disoccupazione può uccidere), ma in assoluto non sono una campana di vetro per alcuno di noi. La realtà è la realtà, poi può essere accolta con terrore cieco o con il minimo sindacale della prudenza. Diventare tutti positivi al Covid, non è un auspicio ma purtroppo uno scenario possibile, per diventare poi tutti liberi?

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