Si può correre (fino a nuovo ordine)

25 Ottobre 2020 di Indiscreto

Si può correre e andare in bici, anche senza mascherina. Non si può andare in palestra o nuotare, a meno di non avere la palestra o la piscina nella propria casa unifamiliare (non nel condominio, quindi). Non si può sciare perché lo sci è teoricamente consentito, ma da lunedì 26 ottobre, cioè domani, gli impianti saranno chiusi. Non si possono svolgere allenamenti, nemmeno distanziati, per gli sport di contatto e in generale per tutti gli sport al chiuso: sì al tennis, no alla pallacanestro. Tutto quanto scritto è riferito a dilettanti ed amatori.

Questo, in estrema sintesi, l’ennesimo Dpcm simposto oggi dal Governo Conte ad un’Italia che ormai sembra poter accettare qualsiasi cosa, fatta eccezione per qualche manifestazione non proprio genuina e per altre più oneste ma silenziate dai media posseduti da un pensiero unico sulle modalità di reazione all’emergenza Covid. Ancora una volta non è un discorso di destra e sinistra, basti pensare a cosa si stia facendo in Gran Bretagna contro gli assembramenti.

Poi chiaramente ci sono gli sportivi professionisti, che devono andare avanti non perché siano superuomini o superdonne, ma perché il loro show è funzionale al mantenimento dell’ordine pubblico. Il modo in cui è andato avanti ed è finito il Giro d’Italia dimostra che con la volontà si può fare davvero quasi tutto.

Potremmo concludere così: italiani lobotomizzati dalla propaganda e dalla paura, sempre più grassi davanti al televisore a guardare partite che rivalutano lo sport della Playstation. Ma ovviamente non è una conclusione: il segreto di tutte queste misure è quello di sembrare migliorative rispetto agli scenari da lockdown duro e puro. Come entrare in una prigione ed esultare perché tutto sommato nella nostra cella c’è Sky Q Black. Non è quindi ancora finita.

Share this article