Inter, quando vincerà Zhang

29 Ottobre 2020 di Indiscreto

L’Inter ha chiuso il bilancio 2019-2020 con una perdita vicina ai 100 milioni di euro ed il Covid, ormai tirato in ballo per giustificare tutto, c’entra anche in questo caso soltanto in parte. Il club presieduto da Steven Zhang va così ad aggiungersi nella lista dei disastri finanziari della scorsa stagione a Juventus, meno 89,7 milioni, al Milan, meno 195, e alla Roma, meno 204.

Insomma, i media vedono grandi dirigenti dappertutto ma forse questi grandi dirigenti non sono ancora arrivati nel calcio. Oppure, come nella nostra modestia ci sforziamo di dire da anni, il calcio è sempre un giocattolo per ricchi e si possono soltanto contenere le perdite con vari magheggi: il più bravo è chi perde di meno. E chi sul piano personale non perde, come De Laurentiis, ha un segreto, ovviamente di Pulcinella: nemmeno il suo più grande nemico pensa che sia obbligato ad inseguire la Juventus. Nessun cassonetto rovesciato per Higuain, così come non ce ne saranno per Koulibaly.

Ma dicevamo dell’Inter 2019-2020, che come abbiamo letto su Calcio e finanza grazie ad un’assicurazione (non lo sapevamo) è riuscita a neutralizzare l’impatto del finale di stagione senza incassi casalinghi, prendendo 10 milioni a fronte di perdite stimate di 13. Senza contare che diritti televisivi e sponsorizzazioni imputabili alle partite giocate in luglio e agosto (quindi ancora stagione 2019-2020, in senso sportivo), andranno ad arricchire il prossimo bilancio.

La domanda da noi del bar è un’altra: quanto possono andare avanti gli Zhang senza vincere? Il gruppo Suning è azionista di maggioranza dell’Inter dal giugno 2016, è quindi vicino ai quattro anni e mezzo di gestione anche se i primi due sono stati indubbiamente zavorrati dalla presenza di Thohir (forse la peggior scelta di Moratti in 18 anni). Da allora l’unico trofeo realmente avvicinato è stato l’ultima Europa League.

La risposta, sempre dal bar, è abbastanza semplice: in termini finanziari, un gruppo che nel solo 2019 ha avuto un utile netto (utile, non fatturato) di 9,2 miliardi di euro, può andare avanti fino al 3054 a fare comunicazione tramite l’Inter, che non vale nemmeno l’1% dei suoi asset. Come tutte le altre proprietà straniere, anche senza citare il caso limite di Pallotta che a Roma non si vedeva letteralmente mai, non hanno pressione sociale e quindi possono vincere lo scudetto a questo giro come non vincerlo nei prossimi quindici. Ma anche la pressione sociale non va mitizzata: Moratti padre arrivò allo scudetto all’ottavo anno, Pellegrini al quinto, Moratti figlio all’undicesimo. Il migliore della storia moderna? Fraizzoli, che pur con il famoso ‘braccino’ ebbe bisogno soltanto di tre stagioni.

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