Gundam è quasi realtà

8 Ottobre 2020 di Paolo Morati

Gundam

Quando nel 1980 esordì su Telemontecarlo la serie animata Gundam rimanemmo stregati immediatamente dalla sua epica sigla. Scritta da due nomi importanti del panorama musicale italiano come Andrea Lo Vecchio e Detto Mariano e interpretata da Peter Rei (alias Mario Balducci), era talmente evocativa che ancora oggi bastano i suoni iniziali per riportarci indietro di 40 anni, emozioni comprese.

Ne scriviamo perché dal Giappone è arrivata di recente la notizia di un robot Gundam a grandezza naturale (modello rx-78-2, alto 18 metri), snodato e in grado addirittura di muovere gli arti e camminare. Ora, per noi cresciuti con in testa Goldrake, Mazinga e Jeeg Robot (super robot, ossia unici nel loro genere e dotati di armi e caratteristiche più che fantascientifiche) e appunto Gundam (un real robot, quindi prodotto in serie con funzionalità sì avanzate ma più convenzionali e necessitante di manutenzione) significa che un mondo di disegni potrebbe tra qualche tempo (quando?) trasformarsi in realtà.

Certamente non intendiamo dire che presto arriveranno gli alieni dallo spazio profondo e ci sarà qualcuno a difenderci lanciando lame rotanti e magli perforanti, o che si svolgeranno battaglie tra ‘mecha’ guidati da umani che si sfideranno per la conquista dei territori, con il Peter Rei (in realtà Amuro Ray) del caso che “ai nemici dice no”. Ma solo che la tecnologia odierna si sta avvicinando all’immaginazione dell’incredibile come appunto quella di Yoshiyuki Tomino. Dove lo scontro tra Principato di Zeon e la Federazione Terrestre ha poi dato vita a una saga che continua ancora oggi.

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