Coprifuoco sì o no?

16 Ottobre 2020 di Indiscreto

Coprifuoco sì o no? Un anno fa non avremmo nemmeno concepito una domanda del genere, se non in un film sulla Seconda Guerra Mondiale o in uno stato totalitario, ma oggi questo scenario è probabile in molti paesi democratici ed anche in diverse regioni italiane: che parta alle 21 o più probabilmente alle 22, per arrivare alle 6 del mattino, cambia poco. Il principio è purtroppo che se ne parla come se fosse un argomento normale.

Non essendo una questione soltanto italiana, è interessante notare che in quasi tutta Europa la maggioranza della popolazione è a favore di chiusure generalizzate: secondo un sondaggio dell’Adn Kronos, il 73% degli italiani sarebbe a favore di un nuovo lockdown tipo quello vissuto in primavera. Il livello successivo è il coprifuoco, per la sua sostanza ma anche per ciò che evoca. Insomma, tutti o quasi tutti in casa. Convinti di essere bravi cittadini, anche se dubitiamo che a questo giro saremo circondati da cartelli motivazionali (“Andrà tutto bene”) e canzoni resistenziali.

In Francia il 62% dei cittadini di un paese un tempo appassionato alla libertà si è detto d’accordo con il coprifuoco annunciato da Macron, ma in Italia? Abbiamo letto cose contrastanti, quindi proponiamo il nostro ‘Di qua o di là’, che dà per scontata (cosa che non è, nemmeno fra i virologi) una percezione comune del problema Covid: coprifuoco sì o no? La poniamo come se fosse una domanda ideologica quando in realtà il coprifuoco non farebbe alcuna differenza per la maggior parte delle persone, che con il gioco di Amadeus considerano chiusa la loro giornata.

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