L’esame di italiano di Suarez

22 Settembre 2020 di Indiscreto

L’esame di italiano di Luis Suarez, quello sostenuto all’Università per stranieri di Perugia, era truccato? Questa è l’ipotesi su cui la Guardia di Finanza sta indagando, nel quadro di un’indagine più ampia che sarebbe partita a febbraio e che quindi riguarda anche tanti altri pseudo-studenti. Argomenti e punteggi, nel caso dell’attaccante uruguaiano e di altri, sarebbero quindi stati concordati prima della prova.

A Suarez il diploma B1 di conoscenza della lingua italiana era necessario per ultimare le pratiche per il passaporto italiano, quindi comunitario, necessario per andare a giocare nella Juventus che aveva ed ha occupati i due posti per gli extracomunitari proveniente dall’estero con Arthur e McKennie (bella la programmazione di Paratici). Comunque la si veda, plusvalenze e marketing hanno avuto quindi la priorità sulla ricerca di un attaccante di valore, visto che Higuain in ogni caso non rientrava nei progetti (progetti?). Ora dal punto di vista della Juventus la vicenda centravanti sembra finita con il ripiego Morata, da quello di Suarez (per il quale anche il passaggio all’Atletico Madrid potrebbe complicarsi) chissà.

Lo scorso 17 settembre Suarez aveva a Perugia sostenuto in una ventina di minuti, stando alle cronache giornalistiche, un esame per cui di solito ci vuole molto di più (Sui moduli di iscrizione, disponibili sul web anche per altre università, abbiamo letto che il tempo totale è valutato sulle 2 ore e 30 minuti…). E questo nonostante la conoscenza dell’italiano di Suarez, al di là del pezzo di carta, sia modesta. Domandone finale, per il momento senza risposta: chi ha aggiustato l’esame per conto di Suarez, che fino a un mese fa nemmeno sapeva che Perugia esistesse?

Share this article