L’anno buttato con Perisic

23 Settembre 2020 di Indiscreto

Il Bayern di Monaco non ha riscattato Ivan Perisic nonostante l’ottima stagione del croato, fra i protagonisti nel Triplete della squadra di Flick. Ovviamente non ci importa nulla della Bundesliga, noi scriviamo per i lettori e non per i nostri amici: era solo un pretesto per tornare sull’Inter dove Perisic è tornato ed è stato accolto anche con un certo entusiasmo da parte di Conte, che sulla fascia sinistra non ha mai trovato qualcuno che lo convincesse davvero fra Biraghi, Young, Dimarco fino a quando c’è stato, Moses e D’Ambrosio in emergenza.

Più volte abbiamo scritto di come fosse incomprensibile che Perisic, con il suo fisico e la sua testa, non capisse i meccanismi del 3-5-2. Il bello è che l’opinione tecnica del Conte dell’estate 2019 era che Perisic potesse/dovesse rimanere, così come Nainggolan. Neutro invece il suo giudizio calcistico su Icardi, giocatore che non gli dispiaceva e non gli dispiace, che comunque sembrava più motivato dell’Icardi attuale. Come qualcuno ricorda, furono decisive le relazioni ‘umane’ dei dirigenti, e così si decise di liberarsi di tre presunti potenziali casi.

La realtà è che l’unico vero caso era Icardi, l’unico che fosse diventato incompatibile con il resto dello spogliatoio (rimarrà la ragione per cui Tiki Taka sarà ricordato), mentre Perisic e Nainggolan avevano un buon rapporto più o meno con tutti. Questo al di là del fatto che il belga fosse già al capolinea, uomo immagine di un affare disastroso (ricordando anche Zaniolo) da imputare in solido a Spalletti ed Ausilio, un’operazione che Sabatini (che era già partito) non avrebbe mai fatto.

Nel corso dell’ultima stagione più volte Conte ha pensato all’errore commesso nel nome del pugno di ferro, così non si è certo opposto al ritorno di Perisic, mentre il futuro di Nainggolan è ancora incerto ed in ogni caso non decisivo per le vicende di campo. In estrema sintesi, con Perisic l’Inter ha buttato via un anno ma Perisic certo ci ha guadagnato, alzando in pochi mesi quasi gli stessi trofei di tutto il resto della sua carriera messo insieme.

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