Il Covid di Ibrahimovic

24 Settembre 2020 di Indiscreto

Zlatan Ibrahimovic è risultato positivo al Covid e salterà la partita di Europa League contro il Bodoe, più quelle di campionato contro Crotone e Spezia: poi si vedrà. Quarantena a casa, nel centro di Milano, da asintomatico, e brutto colpo per la squadra di Pioli, anche se non bruttissimo, come indicano le quote dei bookmaker: stamattina la quota del Milan contro i norvegesi era di 1,22, in questo momento è, stiamo guardandola su Betfair, di 1,48. Più del doppio, in termini di guadagno potenziale.

In termini probabilistici però significa passare dall’82% di chance di vittoria al 67,5. In sostanza per il mercato Ibra incide per il 17,6% del sulle fortune del Milan, molto meno di quanto venga raccontato dai media e anche rispetto alla nostra stessa percezione, che trasforma ogni partita del Milan in un Ibra show, con annessa retorica sul vecchio campione che non vuole arrendersi (in realtà il problema è nostro, lui ci guadagna comunque) al tempo che avanza.

Ma una volta tanto non volevamo ammorbare con le nostre scommesse, bensì ribadire una cosa sul Covid, che nel caso del Milan ha colpito anche Duarte. Senza inerpicarci in discorsi scientifici per i quali, con tutta evidenza, nemmeno tanti virologi sono all’altezza e noi no di sicuro, diciamo soltanto una cosa sportiva. E cioè che il calcio, molto più di sport ormai agonizzanti (quale imprenditore sponsorizzerebbe una squadra senza pubblico e senza diritti televisivi), può far uscire l’Italia ed altri paesi da questa spirale di negatività, iniziando a non trattare i positivi al tampone come appestati, visto che i morti da Covid sono ormai quasi di meno di quelli da monopattino.

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