Berrettini, Sinner e Musetti: la più forte generazione di sempre?

21 Settembre 2020 di Indiscreto

La più forte generazione di sempre di tennisti italiani, almeno come potenziale? Sono discorsi che spesso portano male, come si è visto qualche anno fa nella pallacanestro, ma li facciamo lo stesso perché oggi scriviamo e fra dieci anni chissà. Ed in ogni caso i pronostici vanno fatti prima degli eventi, non dopo. Comunque anche i più scettici saranno d’accordo sul fatto che per il tennis azzurro la musica sia cambiata e che siano diversi gli atleti italiani che stanno riuscendo a esprimersi ai massimi livelli.

Con tutto il rispetto per il fresco trionfatore di Roma, Djokovic, e per la grande settimana di Schwartzman, parliamo di italiani. Berrettini, Sinner e Musetti sono ovviamente le punte di diamante della nuova generazione del nostro movimento tennistico e la sensazione è che negli anni a venire tutti loro faranno qualcosa di importante: Berrettini la vittoria in uno Slam, Sinner anche di più, Musetti forse di meno come vittorie ma tanto come complimenti ricevuti. Senza dimenticare Fabio Fognini, numero 13 del mondo ma che ha 33 anni ed il suo lo ha già fatto. Pur essendo uscito subito di scena, a Roma però ci è parso in discrete condizioni fisiche ed ancora con voglia.

Matteo Berrettini, romano classe 1996, nell’ultimo anno ha compiuto un netto salto di qualità che gli ha permesso dapprima di raggiungere la semifinale agli US Open, e poi di qualificarsi alle ATP FINALS di Londra. Dopo aver chiuso la stagione in TOP 10 diventando il terzo tennista italiano di sempre a riuscirci, Berrettini, fresco del contratto di sponsorizzazione con Umbro, ha iniziato la nuova stagione con la consapevolezza di essere uno dei migliori in circolazione ma almeno per il momento non è riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Dotato di un servizio e di un diritto tra i più potenti dell’intero circuito, Berrettini deve lavorare ancora molto sul rovescio bimane che al momento non è al livello degli altri colpi. Capace di essere competitivo su ogni superficie, sulla terra non pare essere ancora al livello dei migliori ed è anche per questo che al 16 di settembre, secondo le scommesse tennis di Betway, a quota 43, non era considerato tra i favoriti per la vittoria degli Internazionali di Roma. Poi l’uscita con Ruud nei quarti è stata una delusione, non c’è dubbio. Matteo, a ogni modo, ha ancora enormi margini di miglioramento e dovrà essere bravo a lavorare con la stessa serietà e dedizione messe in campo sino a oggi.

Jannik Sinner, altoatesino classe 2001, è generalmente riconosciuto come uno dei talenti più cristallini del tennis mondiale. Gli attestati di stima giunti da due mostri sacri come Rafa Nadal e Roger Federer non hanno fatto altro che aumentare ulteriormente le aspettative nei confronti del talento azzurro allenato da coach Piatti. Dotato di un ottimo servizio, di un dritto potente e preciso e di un rovescio bimane solido, Jannik sta riuscendo ad affermarsi anche tra i più grandi. La sensazione di tutti è che Jannik sia dotato di un talento raro e che, se dovesse riuscire a trovare la continuità di rendimento dei migliori, potrebbe in breve tempo scalare la classifica ATP sino a portarsi a ridosso delle prime posizioni. I numeri per fare bene li ha tutti e non possiamo fare altro che augurarci che già a partire dai prossimi mesi riesca a compiere il definitivo salto di qualità. Dopo aver vinto le Next Gen ATP Finals di Milano nel 2019, Sinner è atteso alla definitiva prova di maturità. Le partite con Paire e Tsitspas al Foro Italico hanno detto tanto, al punto che in molti presi dall’entusiasmo davano Sinner favorito contro uno dal passato di Dimitrov.

Sono anni che nel mondo del tennis Lorenzo Musetti viene considerato come uno dei migliori giovani prospetti in assoluto, ma a livello giovanile il tennis inganna come pochi altri sport. Classe 2002, un solo anno meno anziano del suo collega e amico Sinner, Musetti è già riuscito a portarsi a casa gli US Open Juniores nel 2019 e negli ultimi tempi sta riuscendo a mettersi in mostra anche tra i più grandi. Dotato di un ottimo servizio, di un diritto sorprendente per la sua età e di un rovescio a una mano che sembra già tra i migliori dell’intero circuito, Musetti sta impressionando soprattutto per la solidità mentale dimostrata in ogni incontro. Dopo aver conquistato il terzo turno agli US Open, a Roma ha avuto la meglio di un fenomeno del calibro di Stan Wawrinka con un netto 6-0 7-6, accedendo al secondo turno degli Internazionali d’Italia. Altro scalpo eccellente, quello di Nishikori, e poi una ‘normale’ uscita con Koepfer. Lorenzo è Stato il più giovane della storia a portarsi a casa una partita in un MASTERS 1000 e, soprattutto, ha lasciato intendere di essere già pronto sia del punto di vista tecnico che fisico e mentale per giocarsela alla pari con i più forti tennisti al mondo.

Berrettini, Sinner e Musetti rappresentano il presente e, soprattutto, il futuro del nostro tennis. Come detto qualche giorno fa, hanno dalla loro l’età anche nel senso che i tre mostri, Djokovic, Nadal e un Federer dal silenzio preoccupante, sono quasi al capolinea. Su Musetti non ci si può sbilanciare, ma non pensiamo di essere troppo i patriottici ipotizzando che Berrettini e Sinner per qualche stagione possano giocare nel campionato dei Thiem e degli Zverev.

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