Quando un uovo è vecchio

28 Luglio 2020 di Indiscreto

Quand’è che un uovo è vecchio e quindi da non mangiare? Spesso ci poniamo questo quesito, cercando di decifrare la data di scadenza delle solite Coccodì Free o di altre marche quando non troviamo la nostra: la mancanza degli occhiali, unita alla scadenza illeggibile, fa sì che utilizziamo nozioni apprese da nonna e mamma.

Il primo metodo per capire se un uovo è vecchio è la memoria: senza controllare la scadenza, basta più o meno ricordarsi di quando lo si è comprato. Da quando viene deposto, un uovo dura circa un mese, ma è saggio utilizzarlo entro un paio di settimane. Traduzione: se l’ultima volta che siamo andati a fare la spesa è stata tre settimane fa allora è meglio lasciar perdere.

Il secondo metodo per dire se un uovo sia vecchio o mangiabile sono gli occhi: se vediamo che le uova sono danneggiate sul guscio, anche in misura minima, possiamo buttarle a meno che non ci ricordiamo con sicurezza di averle comprate due o tre giorni prima.

Il terzo metodo per stabilire se un uovo è vecchio è l’acqua. Prendiamo un bicchiere abbastanza grande, riempiamolo d’acqua e aggiungiamo un po’ di sale, quindi immergiamo l’uovo: se affonda è buono, se sta a metà così così, se galleggia è da buttare.

Il quarto metodo è l’osservazione della forma del tuorlo. Se dopo aver rotto il guscio vediamo che il tuorlo è bene in rilievo allora l’uovo è buono, invece più il tuorlo è piatto più ce ne dobbiamo liberare senza scrupoli.

Personalmente usiamo sempre il terzo metodo, ma di sicuro ne esistono tanti. L’importante è evitare la salmonellosi.

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