5 sostituzioni o 3?

16 Luglio 2020 di Indiscreto

Una partita di calcio con 5 sostituzioni possibili a partita è meglio di una con 3? L’International Board ha infatti deciso di estendere fino al 31 luglio 2021 la deroga attualmente in essere, permettendo in qualsiasi competizione calcistica 5 sostituzioni nei 90′, al massimo però in 3 slot (quindi 1-1-3 o 1-2-2), e una ulteriore negli eventuali tempi supplementari. Attenzione: questa delle 5 sostituzioni è una facoltà delle singole federazioni, non un obbligo (la FIGC però dirà sì).

5 sostituzioni o 3, quindi? Una modifica al regolamento indotta dal caldo e dalle partite ravvicinate che da provvisoria potrebbe diventare definitiva, sulla spinta di club con rose mostruose, di dirigenti che possono mettere in mostra più giocatori, di allenatori che così potranno ancora di più fare gli strateghi, e anche degli stessi giocatori che avranno il 18% di possibilità in più di scendere in campo. Tutto bene, quindi?

Lo chiediamo ai lettori di Indiscreto, come al solito senza fare gli equidistanti. Il calcio con cinque o più sostituzioni a partita ci fa vomitare, è roba da amichevole estiva portata nelle partite vere. Inoltre snatura il gioco, abolendo per più di metà squadra il fattore stanchezza e facendo un enorme favore ai grandi club, le cui riserve sono spesso meglio dei titolari degli avversari. Poter cambiare senza problemi gli esterni e le punte, senza paura di infortuni, creerà un calcio con sempre meno sorprese.

Già 3 sostituzioni secondo noi erano troppe, al massimo saremmo rimasti alla regola del 1994 (3 sostituzioni massimo, con una che doveva essere il portiere), ma forse non capiamo la bellezza di iniziare una partita con una squadra e di finirla con un’altra. 5 sostituzioni o 3? Sperando in ogni caso che non si arrivi a un futuro in cui i sostituiti possano rientrare, come nella pallacanestro o nell’hockey su ghiaccio, che sono appunto pallacanestro e hockey su ghiaccio.

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