Mussolini senza la guerra

10 Giugno 2020 di Stefano Olivari

Se il 10 giugno 1940 l’Italia non fosse entrata in guerra avremmo ancora oggi il fascismo al potere? O meglio, lo avremmo avuto ancora per qualche decennio, tipo la Spagna di Franco? Amiamo molto le domande da bar della storia e notiamo che il giochino del What-If è nel caso del nazismo quasi un genere letterario e cinematografico a parte, mentre per Mussolini la guerra persa sembra, con qualche eccezione, quasi uno sbocco scontato.

Anche utilizzando il secondo quadrimestre giocando a Fortnite dovrebbe essere noto che l’Italia quel triste giorno di 80 anni fa dichiarò (“L’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra Patria, l’ora delle decisioni irrevocabili“, eccetera) guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, mentre è meno noto che ci arrivò dopo mille mal di pancia di Mussolini raccontati in tanti libri (la biografia di Ciano scritta da Giordano Bruno Guerri è stupenda) e così sintetizzabili dalla redazione storica di Indiscreto: il Patto d’Acciaio firmato l’anno prima imponeva di schierarsi con la Germania, ma Mussolini consapevole del livello dell’esercito italiano ritardò il più possibile ogni decisione e del resto nemmeno Hitler era ansioso di avere gli italiani al proprio fianco in battaglia.

Per qualche settimana, all’inizio del 1940, il Duce vagheggiò addirittura un clamoroso ribaltone, non inedito nella nostra storia, dichiarando una sorta di neutralità attiva. Idea che gli era stata suggerita da Churchill, con il quale c’era una corrente di reciproca simpatia, come si è scoperto di recente con il desecretamento di alcuni archivi britannici, un Churchill convinto che la Germania avrebbe vinto la guerra che in quei mesi era piuttosto circoscritta e che quindi Mussolini sarebbe dovuto essere una sorta di mediatore fra la Germania e una Gran Bretagna piegata ma non invasa.

Ma al di là delle motivazioni e degli obblighi di Mussolini, su cui si può dire tutto perché in effetti lui si era tenute aperte più possibilità, la domanda per il bar della storia è la seguente: se il Duce fosse riuscito a defilarsi come Franco, che però per la sua neutralità (sia pure politicamente pro Asse) aveva l’ottima scusa della guerra civile da poco finita, quanto sarebbe durato il fascismo in Italia? Fino alla morte naturale di Mussolini, ipoteticamente a metà anni Sessanta? Oltre? Fino ad oggi?

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