Meno 85%, l’auto non esiste più

2 Aprile 2020 di Indiscreto

Il mercato dell’auto in Italia è stato quasi azzerato: a marzo 2020 le immatricolazioni sono state infatti 28.326, contro le 194.302 del marzo 2019. Meno 85,42%… Poi c’è chi è andato peggio del peggio, come FCA (meno 90,34%) che comunque rimane leader in alcuni segmenti, ma il punto è un altro: il coronavirus ha certo dato la mazzata finale e comunque dall’11 marzo le concessionarie sono chiuse, ma la tendenza era comunque nettamente al ribasso perché le auto non si immatricolano il giorno stesso in cui si va a vederle.

Vogliamo però andare controcorrente rispetto ai vari bollettini della sconfitta e della sfiga, perché pensiamo che nel medio periodo il coronavirus possa in parte sostenere il mercato dell’auto, soprattutto quello di fascia bassa. Quello che verrà perso per l’impoverimento delle famiglie potrebbe infatti essere recuperato grazie alla paura crescente di prendere mezzi pubblici o anche soltanto un taxi, per non parlare delle auto in sharing.

La nostra è soltanto una sensazione, ma tante analisi che si leggono, basate sugli indici di fiducia e su modelli meccanicistici, quando nessun bazooka può far spendere una persona depressa, non sono più di questo. Quanto all’auto elettrica, oggetto del 50% dei nostri articoli sull’auto, pare aver retto la bufera meglio del resto del mercato, raggiungendo una quota del 3%. Comunque pochissimo. Ma in prospettiva potrebbe essere l’auto più adatta alla decrescita felice tanti vagheggiano.

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