Gomme auto da cambiare

6 Aprile 2020 di Furio Fedele

Il 15 aprile molti automobilisti italiani dovranno cambiare le gomme, dopo una stagione invernale che tanto invernale non è stata. Al di là dei discorsi del genere ‘Non ci sono più le stagioni di una volta’, il tema dovrebbe interessare anche chi disciplina l’uso e secondo noi l’abuso delle gomme invernali. Perché comprare, cambiare e conservare gomme per altro costa tanto, in questo momento troppo visto che l’auto si userà sempre di meno.

«Quest’anno a Milano le gomme invernali sono state utilissime – si è sfogato un utente sul sito della Gazzetta dello Sport -. In special modo nel mese di febbraio, a incominciare dai giorni della merla (fine gennaio, ndr). La solita legge ridicola all’italiana. E i produttori gomme si arricchiscono. Pensino a chiudere le buche invece di obbligare la gente ad usare prodotti inutili. Inoltre ad una temperatura superiore ai 7°/10° le gomme termiche hanno un consumo maggiore e non servono a NULLA!!!».

Di commenti simili sui social network ne abbiamo trovati davvero tantissimi. Èd è incredibile che vengano ignorati, quando magari si è ipersensibili a pochi euro in più o in meno sulla bolletta dell’elettricità. L’inverno che ci siamo lasciati alle spalle è stato meno freddo del solito, anche se in montagna ha nevicato copiosamente per la gioia dei gestori degli impianti di sci e degli stessi sciatori (finché hanno potuto). Ma è doveroso cambiare le norme perchè, almeno in pianura e in diverse zone collinari, le gomme invernali sono superflue e non più attuali.

Nel frattempo si nota un declino abbastanza marcato delle cosidette gomme «all season», cioè in grado di poter coprire tutto l’arco annuale. In realtà si tratta di un «ibrido» che, dopo una fase iniziale decisamente positiva, non è riuscito più a migliorare. Eccessiva rumorosità, eccessivo consumo nei periodi più caldi dell’anno con conseguente diminuzione delle prestazioni riguardo ad aderenza e affidabilità: queste le cause di un declino importante che hanno rilanciato, invece, le gomme da neve che hanno migliorato la loro performance. Ovviamente quando esistono le condizioni per poterlo fare. Infatti la mescola più morbida rispetto alle coperture estive e il particolare disegno del battistrada permettono di avere una maggiore presa sull’asfalto freddo e sul bagnato in condizioni estreme. Ma è in presenza di climi molto freddi e di neve che le cosiddette gomme termiche danno il meglio di sé, garantendo tenuta e controllo. 

In altre parole, le gomme invernali sono una valida alternativa alle catene da neve. Quando le temperature e le condizioni della strada diventano particolarmente insidiose a causa di freddo, acqua, gelo e neve, il livello di aderenza delle gomme si abbassa. Avere le gomme invernali diventa, quindi, di fondamentale importanza per la sicurezza, e dove vige l’obbligo di dotazioni invernali permette di evitare le sanzioni previste dal Codice della strada.

Ogni Regione individua le strade ritenute a rischio neve e gelo, quelle quindi dove c’è l’obbligo. Per la stagione invernale 2019/2020 l’obbligo di montare le gomme invernali era scattato il 15 novembre 2019 e terminerà il prossimo 15 aprile, salvo diverse disposizioni delle amministrazioni locali. Fa eccezione la Valle d’Aosta: qui l’obbligo è scattato iniziato il 15 ottobre perché il clima rigido e i tratti di montagna possono causare problemi anche nella prima parte della stagione autunnale, quando altrove le temperature sono ancora miti. 

Questo radicale e inevitabile cambiamento di usi e costumi deve portare correttivi al periodo temporale e alla latitudine in cui vanno applicati i limiti dell’utilizzo delle varie coperture. Per gestire in maniera diversa anche le sanzioni attualmente previste dal Codice della strada. Così come esiste una sanzione per chi circola senza dispositivi invernali (gomme termiche o catene a bordo) sulle strade dove esiste l’obbligo, alla stessa maniera viene sanzionato l’uso delle gomme invernali al di fuori dell’arco temporale prescritto.

Un dettaglio da non sottovalutare anche perchè le gomme termiche «stressate» dalle alte temperature rischiano di procurare gravi inconvenienti alla stabilità della vettura. In entrambi i casi, i trasgressori sono puniti con sanzioni pecuniarie e decurtazione dei punti della patente. Se si circola in estate con gomme invernali con codice di velocità inferiore rispetto alle equivalenti estive, si rischia «una sanzione di 419 euro, il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo di visita e prova presso una sede provinciale della Motorizzazione per verificare il ripristino delle caratteristiche corrette». Non è invece vietato circolare con gomme invernali in estate se il codice di velocità è uguale o superiore.

Conclusione? Non è che per sostenere alcune aziende, fra l’altro nemmeno italiane, si debba dare per scontato che tutti abitino in montagna o vadano a fare weekend sciistici. L’uso dell’auto sempre più specifico e circoscritto, rispetto all’imprecisato ‘una volta’, rende prevedibile anche il tipo di gomme necessarie. Senza senso caricare di costi e disagi ulteriori chi con l’auto va soltanto al supermercato.

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