Duterte e quelli che sparano

3 Aprile 2020 di Indiscreto

Rodrigo Duterte ordina di sparare a vista chi viola la quarantena anti-coronavirus. Non siamo diventati appassionati di politica filippina, ci limitiamo a leggere i titoloni di ieri dei giornali, delle televisioni e dei principali siti di informazione italiani che di solito descrivono il presidente delle Filippine come un misto fra Trump, Boris Johnson e Salvini, insomma uno cattivo, al di là del dettaglio che il partito di Duterte sia di centro-sinistra. E Vincenzo De Luca, il presidente della Campania che dice cose non molto diverse da Duterte, sarebbe del PD…

Il punto è però che quelle cose Duterte non le ha dette, pur essendo per la linea dura contro i trasgressori. Un amico filippino dopo aver visto il Tg5 che riportava la notizia come hanno fatto i giornali (insomma, Duterte alla giustiziere della notte) ci ha chiamato e ci ha tradotto le sue dichiarazioni prese direttamente dalla televisione. Per farla breve: Duterte ha detto che i terroristi e gli estremisti non riusciranno a sfruttare il caos creato dal coronavirus e che nel caso saranno duramente colpiti. Una cosa diversa dall’uccidere un passante che viola il coprifuoco.

Testuale Duterte: “Non sottovalutate il popolo filippino, perché siamo pronti. Se voi creerete il caos, usando armi e rischiando di ammazzare qualcuno, i soldati vi spareranno”. Con questo non vogliamo dire che Duterte sia bravo, anzi, è quel populista di sinistra (Duterte, spesso accusato di essere comunista, si professa socialista) alla Maduro che il giornalista collettivo occidentale non riesce a concepire, visto che da noi il populismo ‘deve’ essere soltanto di destra.

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