Cos’è Twitch

30 Aprile 2020 di Indiscreto

Che cos’è Twitch? È una piattaforma di streaming di proprietà di Amazon, ma la domanda è legittima e molte persone se la sono fatta leggendo le ultime rilevazioni sull’uso dei social network da parte degli italiani, secondo cui il 12% di noi userebbe Twitch. Un risultato eccellente, perché il target di Twitch.tv è quello dei giovani ed in generale quello degli appassionati di eSports, che su questo sito trovano tornei in diretta, trasmissioni dedicate, ma soprattutto i canali amatoriali aperti dagli utenti.

Volendo semplificare ad uso del nonno multimediale, potremmo dire che Twitch è uno You Tube con un target molto più definito e verticale, in cui come in tutti i social network la battaglia è quella per ottenere visibilità. Solo che qui c’è alle spalle un’industria ben definita e con un futuro strepitoso, anche senza l’obbligo di stare rintanati in casa, quindi è vera anche la pubblicità. Non arriviamo al punto, di non ritorno, di caricare contenuti, ma ammettiamo che ogni tanto saltare da un canale all’altro, fra quelli dedicati ai giochi che conosciamo (da Assassin’s Creed a Fortnite), è una droga ed in questi tempi senza partite ci ritroviamo a volte a seguire sfide di FIFA 20 fra sconosciuti.

La vera essenza di Twitch non sono infatti gli account ufficiali delle aziende di videogiochi o delle leghe (inutile dire che NFL ed NBA sono ben presenti, mentre il calcio è indietro, tranne Real Madrid e pochi altri), ma i canali spesso folli degli amatori, che più sono folli e più follower raccolgono. Ce ne sono alcuni che trattano soltanto alcuni giochi dell’Intellivision, per dire (la prima cosa che abbiamo cercato, ovviamente). Il punto d’arrivo è quello di far sì che la massa degli spettatori diventi abbonata a pagamento ai singoli canali o in generale a Twitch, per vedere tutto senza una pubblicità che può essere fastidiosa.

Inutile dire che tanti politici hanno capito che Twitch è uno di quei casi in cui il mezzo diventa messaggio ed infatti in tempi recenti lo hanno usato anche Trump e Macron. Non è infatti obbligatorio, per essere su Twitch, parlare di videogiochi o di musica, il secondo pilastro (sia pure commercialmente meno produttivo del primo) della piattaforma: è sufficiente essere in sintonia, o pensare di esserlo, con il pubblico dei videogiochi, con gli adulti che in proporzione sono sempre di più. Basta infatti seguire uno qualsiasi dei dibattiti fra videogiocatori per intuire di essere in un mondo prevalentemente maschile, con uomini ai quali nella media sarebbe preferibile un vibratore. In sintesi, abbiamo di Twitch una buona opinione e 5 minuti passati qui non sono più stupidi di 5 postando ricette o foto di tramonti.

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