Con Immuni è subito Germania Est

22 Aprile 2020 di Indiscreto

Con la app Immuni il brutto film di fantascienza che stiamo vivendo si trasformerà direttamente in Germania Est, con l’aggravante della migliore tecnologia a disposizione rispetto ai tempi di Honecker. Scopo di Immuni è quello di arrivare al contact tracing, il tracciamento dei contatti. In altre parole, Immuni permetterebbe l’individuazione dei contatti di una persona contagiata. È evidente, visto che all’inizio la app sarà scaricabile solo su base volontaria, che più gente la scaricherà e più sarà efficace nel fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Il punto debole dell’ennesima operazione alla cinese di questo governo è proprio la volontarietà dell’adesione. Ma come si può convincere gente incensurata a farsi controllare nelle proprie relazioni di ogni tipo? Perché i ‘contatti’ di cui si parla non sono quelli della rubrica telefonica (anche se teoricamente tutto è rubabile) ma quelli di chi è stato vicino a noi, ovviamente con il bluetooth acceso. Altra domanda: chi è nel 2020 che tiene il bluetooth acceso sempre? Uno così meriterebbe il furto delle password di Tinder o di Dazn, come minimo.

Ma sopratutto, chi è così stupido da credere che Bending Spoons, la società che sviluppa la app e che ha un azionariato curioso (dai figli di Berlusconi ai cinesi), lo faccia a titolo gratuito senza avere una qualche possibilità di maneggiare i dati? Viene negata l’ipotesi di geolocalizzazione, ma anche chi come noi è fermo al Commodore 64 può intuire che scaricare la app e mettere ‘on’ per il bluetooth significa farsi geolocalizzare senza bisogno del Gps, con semplice triangolazione con uno smartphone o un hotspot localizzabile.

Conclusione: non scaricare Immuni sul proprio smartphone sarà un segno di civiltà, speriamo di non conoscere di persona nessuno che faccia una cosa del genere. Se invece lo farà più del 50% della popolazione (per essere efficace il contact tracing serve almeno il 60) significherà che tutto è perduto e che ci rimane soltanto qualche anno di Perle di Sport tappati in casa prima di spararci, alla centesima intervista di Franco Costa all’Avvocato. Chissà se il 25 aprile si organizzerà una resistenza contro questo nuovo fascismo oppure ci si limiterà a Bella Ciao dal balcone prima di tornare a Netflix.

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