Tampone coronavirus, quanto costa

18 Marzo 2020 di Indiscreto

Come facciamo a sapere se siamo stati contagiati dal coronavirus? Con l’ormai celebre tampone, faringeo o nasale, che di per sé non è molto costoso (il kit circa 30 euro, poi in pratica ai nostri occhi è un bastoncino da niente) ma necessita ovviamente di analisi di laboratorio che danno i risultati dopo mezza giornata. Con il Servizio Sanitario Nazionale, formalmente gratis o quasi ma in realtà no: al netto della retorica di questi giorni, lo paghiamo noi che paghiamo le tasse, a beneficio di chi non le paga e si lamenta anche dello Stato.

Come si fa a sottoporsi al tampone per il coronavirus? Non lo sapevamo e abbiamo umilmente chiesto ad un medico di famiglia, il quale ci ha detto di… andare dal medico di famiglia. Anzi, di telefonargli, spiegandogli i propri sintomi e indicando eventuali contatti con persone sicuramente contagiate. Al di là di quello che dice Zaia, che ancora un po’ farebbe i tamponi anche ai cani, la situazione attuale, da più di tre settimane, è che il tampone si fa soltanto ai sintomatici e a chi è ritenuto a rischio. Perché stanno collassando i reparti di terapia intensiva, ma anche i laboratori hanno poco da scherzare.

Comunque telefonate o mandate mail, non andate insomma in quelle sale d’aspetto caldissime, piene di persone che tossiscono o che si lamentano, dove verrebbe contagiata da qualsiasi cosa anche la persona più sana del mondo. Il medico vi manda l’impegnativa via mail, in alternativa va ritirata o fatta ritirare ad orari fissi, e poi andate al laboratorio più comodo senza appuntamento. Come ci hanno detto, al massimo il giorno dopo si sapranno i risultati, procedendo ad un secondo tampone, diciamo di conferma, per i positivi. Poi è inevitabile che il medico di famiglia subisca pressioni dei soliti assatanati che vivono per fare esami medici, quindi non giureremmo sull’onestà di molti sintomatici.

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