Juventus, Allegri al posto di Sarri?

10 Febbraio 2020 di Indiscreto

La clamorosa rimonta dell’Inter nel derby e un Sarri ormai in versione Maifredi, con la non lieve differenza di avere più campioni che le partite le possono vincere da soli, hanno insieme alla Lazio di governo tenuto in vita un campionato che stando ai numeri non era così aperto da 22 anni, quando le stesse Juventus, Inter e Lazio a marzo erano nello spazio di un punto.

Quelle Juventus e Lazio erano di livello simile, molto inferiore invece l’Inter che però aveva il miglior calciatore del mondo. Adesso le differenze fra la Juventus e gli altri sembrano più nette, ma il (fu) maestro Sarri è riuscito ad accorciarle. A proposito, non occorre essere addetti ai livori per notare che Allegri continua ad essere a libro paga della Juventus e che mai gli è stata proposta una transazione, né l’allenatore livornese l’ha chiesta quando qualche panchina importante si è liberata.

Pensare alla cacciata di Sarri, idea che magari ha sfiorato Agnelli dopo la frase sulla mancanza di motivazioni (unica ragione d’essere di un allenatore di Serie A, essere nella testa dei giocatori) per vincere in scioltezza con Allegri il nono scudetto di fila e inseguire la Champions, è al momento fantacalcio. Non perché sarebbe un’idea sbagliata, ma perché significherebbe dare degli incapaci a Nedved e Paratici.

Restringendo il discorso alla regolarità del campionato, perché con i giocatori forti la Champions l’ha vinta anche Di Matteo, è evidente che i problemi ci siamo stati con qualsiasi modulo, dal sarrianissimo 4-3-3 al 4-3-1-2 imposto dalle condizioni di Douglas Costa e comunque legato agli uomini (se il trequartista è alla Ramsey o alla Dybala, cioè). Un Pjanic ai minimi termini e una condizione fisica molto strana, con troppi giocatori che si allenano a parte (Cristiano Ronaldo l’unico esempio di successo), hanno fatto il resto.

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