Cosa fare a San Valentino

14 Febbraio 2020 di Indiscreto

Cosa fare a San Valentino? Meglio un biglietto scritto con il cuore che una cena in un posto sovraffollato con menu di San Valentino, per come la vediamo noi che pure ci riteniamo connessi alla pancia del paese. Di questa festa abbiamo sempre trovato affascinante l’origine, nel senso che nemmeno migliaia di articoli copincollati dagli articoli dell’anno precedente hanno mai dato una spiegazione credibile del perché questo martire cristiano sia stato associato all’amore romantico.

Sul web si trova di tutto, dalla connessione con i Lupercalia romani (non esattamente l’emblema dell’amore romantico) a leggende medievali per arrivare alla prima vera grande citazione in letteratura, nell’Amleto di Shakespeare. La storia a cui ci piace credere è quella di San Valentino come celebrante il contrastato matrimonio fra il legionario (ex) pagano Sabino e la cristiana Serapia, finito piuttosto male (spoiler: lei era già malata di tisi e morì quasi subito). Non spiega perché il santo originario di Terni, come di Terni pare fossero Sabino e Serapia, sia anche patrono degli epilettici oltre che degli innamorati. Ma va bene così lo stesso.

Tornando a noi, in oltre mezzo secolo di vita sono tanti i tabù che non abbiamo superato e fra questi il trovarsi in locali che sembrano solo per coppie. Tutti che si stanno dicendo le stesse cose, facendo le stesse promesse, reiterando le stesse menzogne (che ci vogliono, perché la verità fa spesso male). San Valentino è una di quelle situazioni che ci ricorda che siamo fatti con lo stampino, non abbiamo ancora la maturità per accettarlo e quindi guarderemo Brescia-Fortitudo di Coppa Italia.

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