Moto sharing a Milano

20 Gennaio 2020 di Furio Fedele

Moto sharing, questo sconosciuto. Almeno per il momento, perché anche per le due ruote esiste sempre di meno la convenienza nell’essere proprietari del mezzo, per non parlare degli adempimenti burocratici. Discorsi già fatti per le auto, con cifre molto diverse, che nel 2020 possiamo applicare praticamente a tutto.

Non è una questione soltanto di soldi, ma anche di velocità. Andare di fretta, fare in fretta, avere fretta. Milano è fatta così: prendere o lasciare. Muoversi nella metropoli è sempre abbastanza complesso, nonostante la rete di servizi pubblici sia sempre più ricca ed efficiente. Ecco che mentre le auto (private, pubbliche e a noleggio) cominciano a perdere colpi, diventa necessario migliorare la velocità media degli spostamenti.

Quindi lo sharing diventa fondamentale. A maggior ragione quello a due ruote. Milano già da tempo detiene il primato come disponibilità  più completa anche a livello di due ruote. Se il car sharing ha favorito la diffusione della mobilità condivisa, in questo momento si sta ampliando la fascia idi utenti verso mezzi che creino minori difficoltà di parcheggio e più maneggevoli.

Il fenomeno si è sviluppato rapidamente negli ultimi anni, soprattutto con il consolidamento di scooter tradizionali ed elettrici. Tra i primi a portare la mobilità a due ruote a Milano ci fu Enjoy con il modello MP3 di Piaggio, nel 2015. Il servizio è durato solo un paio di anni. Come tutte le novità, anche questa necessitava di un robusto rodaggio.

Adesso la tecnologia, con il diffondersi delle app, ha permesso a nuovi operatori si intraprendere la via dello scooter sharing, con numeri decisamente più interessanti. Partiamo da MiMoto, il primo servizio made in Italy di scooter sharing elettrico a flusso libero. Il lancio commerciale è ufficialmente avvenuto nell’ottobre 2017 con un incremento a doppia cifra, che ha raddoppiato il numero dei mezzi circolanti. L’idea è stata messa a punto con una start-up da 3 studenti. Dopo Milano il servizio è stato proposto anche su Torino. Puntando, da subito, sullo scooter elettrico. Facile e intuitivo, pensato per un’utenza giovane di studenti e liberi professionisti (il 60% degli abbonati ha meno di 34 anni), lo scooter elettrico permette il noleggio in pochi click.

Il moto sharing è talmente dinamico e all’avanguardia che è possibile confezionare pacchetti forfettari orari e giornalieri con la maggior parte degli atenei e molte aziende. Un esempio concreto. Lanciato per la prima volta a Barcellona nel 2016, eCooltra ha conquistato in breve tempo anche Madrid, Valencia, Lisbona, Roma e Milano. Lo scooter del gruppo iberico è stato sviluppato in collaborazione con il partner tecnologico CEiiA, azienda specializzata nel settore aerospaziale, dell’automazione e della mobilità, e che vanta una flotta di migliaia di mezzi. Per adattarsi meglio a Milano e Roma, a flotta italiana è stata rinnovata con nuovi mezzi 100% made in Italy grazie ad una partnership con la Vicentina Askoll. Insieme ai veicoli, anche l’app che permette di fruire del servizio ha subito un restyling per renderla più accattivante e più semplice nell’utilizzo. Anche per eCooltra è sufficiente lo smartphone iniziare il noleggio, con la possibilità di acquisto di diversi pacchetti orari con tariffe più vantaggiose.

Fra le poche cose che Milano e Roma condividono c’è soprattutto la necessità di potenziare ed espandere lo sharing a due ruote nel minor tempo possibile e con grande efficacia. Anche uno degli ultimi (in ordine cronologico) gestori come Zig Zag è attivo sia a Milano sia e a Roma. Il servizio è l’erede di Enjoy. Come Enjoy, anche Zig Zag sfrutta motocicli a tre ruote, differenziandosi per la scelta del modello Yamaha Tricity 125 rispetto ai precedenti Piaggio MP3. I veicoli Yamaha sono alimentati a benzina, mentre la parte green della flotta è composta dai modelli E-tropolis ES1 (presenti solo nella città di Milano). La mobilità elettrica è made in Italy e strizza l’occhio al design.

Un’altra novità: GoVolt nasce tra le strade di Berlino ed è attivo a Milano dal 25 ottobre 2018. La flotta si rivolge principalmente ad un pubblico giovane, come del resto gran parte della concorrenza, e intende offrire una maggiore copertura proprio nelle aree con le principali università.

Ultima arrivata nelle strade milanesi è la società francese Cityscoot, già presente a Parigi e a Nizza con 4000 veicoli. CityScoot è sbarcata a dicembre 2018 con 400 scooter bianchi e azzurri ma l’obiettivo è quello di raggiungere quota 900 veicoli e a diventare la flotta più numerosa della città.

Sui rispettivi siti ufficiali si possono trovare tutte le tariffe, ma non occorrono grandi calcoli per intuire che il moto sharing conviene a chi usa lo scooter per andare da casa a scuola, o ufficio, e ritorno, e per spostamenti saltuari. Come accede per le auto, chi è in questo mondo è di solito iscritto a più servizi.

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