Figlio di puttana si può dire?

16 Gennaio 2020 di Indiscreto

Gian Piero Gasperini alla bella età di 62 anni, li compie fra 10 giorni, e dopo 50 nel calcio, ha scoperto che i tifosi di calcio sono spesso beceri ed urlano cose come ‘Figlio di puttana’ e anche di peggio. Dopo la sconfitta dell’Atalanta contro la Fiorentina ha quindi restituito l’insulto ai tifosi viola, con un discorso privo di senso del ridicolo, come se il Franchi ce l’avesse con sua madre e non con lui.

Certo questa crociata moralizzatrice di Gasperini non riguarda i tifosi dell’Atalanta, che notoriamente le mamme degli avversari le hanno sempre rispettate. E sull’arrabbiatura non ha influito la sorprendente sconfitta contro una Fiorentina rimasta in dieci negli ultimi 23 minuti di gioco. Purtroppo lo ha seguito su questa strada il suo presidente, visto che Percassi ha sostenuto che la partita sarebbe stata da sospendere.

Ma il tema è interessante, visto che non stiamo parlando di razzismo, territorio, identità, politica e nemmeno di sessismo, perché l’insulto prescinde dal fatto che la madre dell’insultato sia o meno una puttana. Qualche mamma famosa c’è, ma di certo non è la signora Gasperini. La domanda è quindi sempre la solita: voi direste allo stadio, protetti dall’anonimato del branco anche senza essere ultras, e della distanza, cose che due ore dopo in strada non avreste il coraggio di dire in faccia ad alcuno?

Insomma, secondo noi Gasperini ha ragione ma non è credibile. Quando difenderà un collega o un giocatore avversario bersagliato dai tifosi dell’Atalanta lo sarà forse di più. Per adesso è soltanto un allenatore con le palle girate perché ha perso, preso sul serio perchè nel giro dei nerd e di quelli con la giacca di velluto è diventato di moda.

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