Dal Pino lo scudetto di Lotito

8 Gennaio 2020 di Indiscreto

Paolo Dal Pino è il nuovo presidente della Lega di Serie A, con 12 voti su 20. Cosa significa Dal Pino, 58 anni e manager con esperienze importanti che vanno dalla Fininvest al gruppo Espresso, dalla allora Telecom alla Pirelli, per noi del bar? Intanto significa una sonora sconfitta per Urbano Cairo e Giovanni Malagò, che sognavano di rimettere in sella Gaetano Micciché. E certo non una gioia per Agnelli e Sky, nemici dell’idea del canale della Lega.

Una sicura vittoria per Claudio Lotito, che lo ha quasi imposto Dal Pino insieme alla Roma e al Napoli (Dal Pino è stato accostato in passato ad Elliott per motivi extracalcio, ma il Milan si è astenuto), con l’Inter ambigua e alla fine pro Micciché. Agnelli avrebbe gradito più un Michele Uva, o al limite Micciché, ma l’attuale vicepresidente UEFA viene dalle altre grandi (o supposte tali) considerato, appunto, troppo vicino alla Juventus.

Ma qual è la materia del contendere? Soprattutto il futuro e fantomatico canale di Lega che potrebbe nascere nel 2021 con il ritorno in pista degli spagnoli di Mediapro, pronti ad offrire un miliardo e 200 milioni garantito a stagione. Per rivendere il prodotto agli stessi Sky e Dazn, ma usando l’arma del canale di Lega per spuntare ancora di più.

L’analisi del potere contrattuale è facile. Visto che Sky Calcio costa 15,20 euro al mese, per vedere 7 partite su 10 a turno, ipotizzando di continuare a cederne 3 a DAZN alle condizioni attuali (193,3 milioni a stagione), il canale di Lega sostitutivo di Sky Calcio andrebbe in pari con 5.519.188 abbonamenti, cioè 1.006.700.000 euro divisi per 182,4 (prezzo annuale dell’abbonamento). Un’enormità, molti di più degli attuali abbonati a tutto il mondo Sky messi insieme. Per questo crediamo che il canale di Lega rimarrà una minaccia, al massimo uno spazio tipo Supertennis.

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