Auto 2020, la dittatura dell’elettrico

5 Gennaio 2020 di Furio Fedele

Come saranno le auto nel 2020? Ibride ed elettriche, la risposta è facile se si segue il vento mediatico e pubblicitario. Che però si basa anche su politiche concrete: se la maggior parte degli investimenti è sull’elettrico alla fine l’elettrico trionferà. Il nuovo decennio segnerà infatti quasi certamente l’auspicato sorpasso delle auto ibride ed elettriche su quelle tradizionali, dotate solo di motore termico.

Si prospetta, quindi, una vera e propria invasione di tutte le marche, con decine di modelli per tutti i gusti e tutte le tasche. Con un’unica prerogativa e indicazione stilistica, una moda che quasi certamente caratterizzerà gran parte dei prossimi anni. Ecco quale sarà il panorama mondiale a 4 ruote: a batteria, ricaricabili con la spina, a doppio motore.

Per fare soprattutto fronte alle stringenti normative in materia di emissioni limitate per raggiungere una media importante, almeno del 95%, della gamma di ogni costruttore a 95 g/km di CO2 entro il 2020. Quindi fra ibride, plug-in (con la spina) e tutto il resto le nuove auto saranno sempre più elettriche e, al tempo stesso, suv e crossover saranno le tipologie più seguite ed evolute. Addio, quindi, a berline classiche, «familiari» dalle linee osolete, cabrio retrò. L’auto si appresta a percorrere un decennio, il terzo di questo millennio, a grandissima velocità. Rivoluzionandosi, cambiando pelle, stile, miti, senza pietà. Ma con lucidità.

Quindi si partirà, da subito, con importanti novità. A iniziare dalle cosidette piccole, che ormai sono identificate come city-car. Si inizia con la coreana Hyundai i10, (solo 5 porte) disponibile anche nella versione Gpl (11mila euro). Come annunciato, ci sarà l’assalto della Smart, icona delle city-car. La Renault reagirà con la rinnovata Zoe: 4 metri, elettrica (34mila euro), design aggiornato e con batteria da 52 kWh nelle potenze da 108 e 136 cv.

L’ibrido caratterizzerà anche la Classe A Mercedes nella versione A250: doppio motore 1.3 turbo benzina da 160 cv ed elettrico da 102 (circa 42.300 euro). Ecco la Ford: il suv compatto Puma disponibile anche in versione ibrida (da 22.750 euro) e la rinnovata Kuga nelle versioni benzina, quella diesel, la mild hybrid e la ricaricabile plug in. Interessante il debutto della Citroen DS 3 Crossback E-Tense elettrica (320 km di autonomia) a partire  da 39.600 euro).

Anche la casa di Volkswagen vuole partire subito all’assalto, con il debutto dell’ottava generazione di Golf (da 21mila euro, c’è anche la 4×4). Toccherà, però, alla ID.3, l’elettrica di Wolfsburg che rappresenta per il marchio tedesco una vera e propria rivoluzione, inaugurare la rivoluzione  che avvierà la democratizzazione dell’elettrico. La ID.3 è da considerare, per importanza e prospettive, un po’ come il mitico Maggiolino dell’epoca moderna. Verrà commercializzato a partire da 30mila euro. Sempre sul fronte del colosso tedesco, è previsto anche il debutto del suv compatto di Skoda, la Kamiq, nella versione G-Tec a metano (da 23mila euro). Le faranno compagnia la nuova Octavia anche nella versione ibrida plug in a benzina (23mila euro) e la Seat Leon ibrida (22mila).

La Peugeot ripropone la 3008 in versione ibrida plug-in con la trazione integrale (da 44.430 euro). Ma due delle novità assolute del 2020 saranno la Mini elettrica (da 33.900 euro) e la Opel Corsa-e (da 30.800 euro). Non può mancare all’appello nuova Toyota Yaris (alla quarta generazione), disponibile con la tecnologia ibrida giapponese che ha un prezzo d’accesso decisamente interessante: 16mila euro.

Ma c’è anche grandissima attesa a luglio per la versione elettrica della Fiat 500, ancora abbastanza top-secret, che dovrebbe costare circa 30mila euro. Guardando a Oriente, la Honda presenterà  la versione «E» che dovrebbe garantire un’autonomia di 220 km (prezzi da 35.500 euro). Così come la nuova Mazda MX-30, full electric da 143 cv.

La trazione elettrica sta contagiando tutto e tutti. La Jeep Wrangler è prevista nella versione plug in (circa 65mila euro), così come la Gladiator. È invece in ritardo (se ne parlerà sono nel 2021) l’Alfa Romeo Tonale, che era stata indicata, già in questo 2020, come il cavallo di battaglia per il definitivo rilancio della Casa del Biscione. C’è fra l’altro grande curiosità per capire se la clamorosa alleanza fra Peugeot e FCA avrà subito un impatto importante sui modelli dell’ex Fiat per quanto riguarda la trazione elettrica. La 500, come detto, dovrebbe essere completamente rivista e corretta. Da chi?

In conclusione, sarà sempre più difficile acquistare un auto non elettrica e di base è una buona notizia per i nostri polmoni. Il dibattito si è però spostato ad un altro livello, cioè alle modalità di produzione dell’energia elettrica, senza contare i discorsi sullo smaltimento delle batterie.

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