La Premier League di Amazon

5 Dicembre 2019 di Indiscreto

Lo sbarco di Amazon nel grande calcio, con 20 partite di Premier League (il turno infrasettimanale in corso e il Boxing Day) pagate oltre 100 milioni di euro, è una buona notizia anche per la Serie A al cui interno è in corso una lotta senza esclusione di colpi fra il partito Sky e quello di chi dopo il 2021 vuole esplorare nuove vie con Mediapro o altro.

Le 20 partite Amazon-Premier League non sono state vendute singolarmente, ma sono state riservate agli abbonati al servizio Amazon Prime. Che nel Regno Unito costa 7,99 sterline al mese, cioè circa 9,50 euro contro i 3 che paghiamo noi in Italia. Va detto che un po’ in tutto il mondo il servizio Prime costa più che in Italia, tranne forse (parlando di paesi di una certa cilindrata) in Spagna, con piccole differenze nell’offerta.

Detto che il punto d’arrivo, speriamo prima della nostra morte (dovrebbe essere intorno al 2050), sarà quello di acquistare singolarmente le partite che si vogliono guardare, la cosa che ci colpisce della Premier League televisiva non sono i suoi incassi, anche se è notevole che nella scorsa stagione i 20 club si siano spartiti 3 miliardi di euro, ma il fatto che vengano ottenuti mostrando al pubblico locale poco più di metà delle partite del campionato. Un pubblico locale che vale due terzi del fatturato televisivo.

In questa stagione le partite trasmesse in UK saranno 200 su 380: 128 su Sky, 52 su BT Sport e appunto queste 20 su Amazon. Tutte in esclusiva. In sostanza nessuno può nel Regno Unito, nemmeno pagando l’impossibile, vedere tutte le partite di Premier League in televisione. Soprattutto nessuno può vedere tutte le partite di una singola squadra, fosse anche il Manchester United. Forse invece che interrogarsi sull’origine dell’audio dell’amministratore delegato De Siervo (“Cori razzisti? Spegniamo i microfoni, così non si sentono“), o avere assurdi complessi di inferiorità (ad andare male siamo il terzo torneo nazionale del mondo), bisognerebbe vendere meglio ciò che già c’è, pensando che vedere tutte le partite di Juventus o Inter non sia un diritto costituzionale. Ma a qualcuno interessa la crescita dell’audience del Brescia o della Spal?

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