Il mistero di Mandzukic in Qatar

27 Dicembre 2019 di Indiscreto

Mario Mandzukic lascia la Juventus e va a chiudere la carriera in Qatar, all’Al-Duhail dove gioca l’ex compagno Benatia, allenato dallo storico assistente di Mourinho, Rui Faria. Per la verità è stata prima la Juventus a lasciare Mandzukic, avendolo offerto a mezzo mondo la scorsa estate pur di liberarsi del super-ingaggio di un giocatore sgradito a Sarri, non per motivi tattici (l’attaccante croato può stare in ogni posizione) ma per tirare la volata al suo Higuain.

L’addio di Mandzukic, dopo quattro anni e mezzo in bianconero, è stato pieno di buone parole per Marotta, Allegri e per i tifosi della Juventus. Insomma, per il passato recente. Non certo per il resto della Juventus, quella attuale che ha in Fabio Paratici il Marotta di una volta. Perché il rinnovo del contratto fino al 2021 risale non al Novecento ma allo scorso aprile, quando Paratici era al timone da solo da sei mesi e già tutti sapevano che Allegri era al capolinea.

Poi è arrivato Sarri, decisamente una seconda scelta (ex aequo con Simone Inzaghi) anche se la prima, Guardiola, non aveva mai lasciato porte aperte, e per Mandzukic sono suonate le campane a morto. Lui l’ha presa sul personale, rifiutando follemente sia il PSG sia in extremis il Manchester United del post Lukaku, ma l’ha presa sul personale anche Paratici, che ha comunque risolto un problema a Sarri: meglio Mandzukic fuori rosa che in panchina, visto che in situazione analoga era con l’amico Allegri quasi venuto alle mani.

Due conti. I sei mesi di ingaggio risparmiato in questa stagione valgono per la Juventus circa 4 milioni e 400 mila euro e quelli della prossima (evidentemente il doppio) pareggiano l’impegno preso in aprile. Il valore residuo del cartellino, cioè di quello che noi vecchi ci ostiniamo a chiamare cartellino, era sui 4 milioni.

E l’avere preso Mandzukic, 33enne integro, dal verso sbagliato, ha fatto perdere almeno un decina di milioni che il PSG della situazione avrebbe tirato fuori come mancia. A dirla tutta, se il Milan attuale fosse gestito in maniera seria Mandzukic al Milan sarebbe stato perfetto invece di aspettare le lune di un salvatore della patria con vista sui quaranta anni.

In sostanza per la Juventus un’operazione chiusa in perdita e con lati ancora oscuri: il Qatar è per giocatori finiti e Mandzukic fino all’altro ieri si sentiva tutt’altro che finito. Di sicuro non è una storia, così come tante altre con incastri del tutto casuali (Dybala, Higuain, Matuidi, Alex Sandro…), che giustifica per Paratici i premi come dirigente dell’anno.

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