Fiorentina-Inter 1-1 (Memoria condivisa)

16 Dicembre 2019 di Gli amici di Budrieri

Caro Direttore, dopo il pareggio dell’Inter con la Fiorentina si saremmo aspettati un Suo commento almeno sul centrocampo di Conte. Ma purtroppo Lei è convinto che il target di Indiscreto sia cambiato, e che adesso in gran parte coincida con i partecipanti al raduno delle Sardine a Roma.

Il Suo nuovo lettore tipo è sensibile alla sorte degli uiguri musulmani ma non a quella dei cristiani, si esalta per la memoria condivisa di Pinelli e Calabresi, approva i miliardi buttati nel cesso dallo Stato per la Banca Popolare di Bari, proprio non capisce perché i laburisti abbiano ottenuto il loro peggior risultato elettorale dal 1935.

Invece qui nella trumpiana periferia Ovest, dove ci importa soltanto della media-gol di Stepinski, dove nessuno è sceso in piazza a festeggiare la Cartabia presidente della Corte Costituzionale o Greta persona dell’anno secondo Time, e dove nessuno ha ancora capito cosa sia il modello Milano (forse appassionati norvegesi di design, bisex e fan di Lizzo, che stanno in affitto in nero nel nostro bilocale ereditato dalla nonna), continuiamo a parlare di calcio e a chiederci quando nel Napoli si vedrà la mano di Gattuso.

Certo non tutti hanno come noi la possibilità di sentire Budrieri dal vivo. Noi Budrieri lo apprezziamo al contrario dei maghrebini incollati a all’angolo del videopoker, che discutono anche loro di calcio con lo scarno italiano imparato dai giornalisti sportivi. Il vecchio bomber non si arrende mai, il giovane emergente che parla già da leader, lo stadio che deve essere una bolgia, i tre miliardi di telespettatori per Verona-Torino, Cristiano Ronaldo che si ripaga da solo. Per fortuna stamattina l’uomo insultato in Piazza San Giovanni da tutte le Sardine, che lo ritengono colpevole della Brexit e in generale del sovranismo dilagante, non ha voluto farci mancare le sue attese pagelle.

Handanovic 6,5: due grandi parate, sicurezza di piede contro il pressing, ma Bordon il tiro di Vlahovic l’avrebbe parato. Skriniar 5: una buona partita, quasi mai in affanno, ma non riuscire a fare nemmeno fallo su Vlahovic è un errore gravissimo. Chiellini gli avrebbe portato via una gamba, senza essere nemmeno ammonito, ma anche Canuti un gol così non ce l’avrebbe fatto prendere. De Vrij 6,5: sempre sicuro nelle chiusure, aiuta poco il centrocampo. Bastoni 6: si piace molto, soffre Chiesa per il passo diverso ma non va male. Godin 5: pochi minuti ma un errore decisivo, sia pure non come quello di Skriniar, nell’azione del pareggio. Come rincalzo meglio Pancheri“.

D’Ambrosio 5,5: troppo preoccupato del compitino, chiude pari la sfida con Dalbert e con questo sarebbe detto tutto. Vecino 5: corre anche per Borja Valero, ma senza qualità. Può piacere solo ad Adani. Brozovic 6,5: pur essendo in riserva tira fuori una partita da Brozovic di inizio stagione, ma si fa ammonire da diffidato rendendo Inter-Genoa una partita ad alta tensione. Borja Valero 7: grande gol, grande calma, per i suoi standard anche una buona condizione fisica. Non è blasfemo accostarlo a Matteoli. Agoumé 5: non certo la situazione ideale per mandare allo sbaraglio questo ragazzo dal buon futuro, sostituzione senza senso perché Borja Valero 6 minuti pieni di interruzioni li avrebbe tenuti senza problemi. Biraghi 5: meglio in appoggio che nelle chiusure, ma stiamo parlando in entrambi i casi di poca cosa: gli sono comunque vicino per la vicenda parastinchi, perché so cosa voglia dire essere calunniato”.

Lukaku 5: bravo, come al solito, in veste di di gregario, ma stavolta la squadra è troppo bassa per consentirgli di fare anche l’attaccante. Si costruisce da solo e sbaglia, da solo, una palla gol pazzesca. Lautaro Martinez 6: molto vivo, però in una partita con poche situazioni. Politano 4: pochi minuti ma pieni di errori, atteggiamento sbagliato da giocatore che non a torto si sente in partenza. Conte 6: sbaglia il cambio di Borja, punto, anche se magari lo spagnolo aveva un problema: meglio lui fermo di altri in movimento, in quella situazione. I tanti infortuni sono figli anche di una squadra che si è tirata il collo per rimanere alla pari della Juventus, la sfortuna di Firenze è come la fortuna di altre occasioni, se rimane in scia anche dopo il Genoa gli compreranno qualcuno di vero a sinistra e soprattutto in mezzo, fermo restando che basterebbero Sensi e Barella sani. Avrebbe bisogno di un Matthäus, ma basterebbe De Paul. Vomitevole la stampa italiana contro di lui, che del resto avrà capito di non essere più alla Juventus”.

Pagelle un po’ banali, non troppo diverse da quelle di una Gazzetta che Budrieri ha da poco gettato a terra prendendola dal bancone Sammontana dove nessuno l’aveva nemmeno sfiorata (episodio in contraddizione con il miracolo dell’editoria italiana: secondo i dati ufficiali le copie vendute calano, ma i lettori crescono), anche se la sua rabbia non dipende dai 2 punti buttati a Firenze. Sei mesi fa Paolo-Wang gli aveva infatti consigliato di investire tutto sulla Popolare di Bari e di shortare sul palladio. Ma il monumento vivente dell’ATM si riprenderà, anche se l’Inter di Bersellini e la Milano di una volta non torneranno più.

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